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L’estate tormentata di Lukaku: non sa ancora dove giocherà, ha uno strano presentimento

La Milano interista lo considera un traditore. A Torino i tifosi della Juve non lo vogliono. Lukaku è fuori da tutto, il Chelsea ha perfino lasciato in armadietto la sua maglia numero 9. E c’è una domanda alla quale ancora non trova risposta.
A cura di Maurizio De Santis
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Romelu Lukaku ancora senza squadra, lo stop tra Juve e Chelsea per ora lo ha spiazzato.
Romelu Lukaku ancora senza squadra, lo stop tra Juve e Chelsea per ora lo ha spiazzato.

Lukaku non ha più una maglia, perché il Chelsea ha lasciato la numero 9 nell'armadietto. Si allena da solo e il tecnico, Pochettino, nemmeno lo considera nonostante l'infortunio lo priverà di Nkunku. La trattativa con la Juve per lo scambio con Vlahovic è bloccata: da Stamford Bridge hanno imposto l'altolà alle richieste dei bianconeri che, oltre al belga, ipotizzavano anche un conguaglio robusto (35-40 milioni). A queste cifre non se ne parla, dicono i Blues.

Anzi, se proprio vuole andar via allora lo fa solo a certe condizioni: considerata la sua età, quanto è costato e quanto potrebbe ancora costare (alla luce del contratto in essere fino al 2026) liberarsene a titolo definitivo per una somma di 50 milioni di euro sarebbe tutto grasso che cola. L'Al-Hilal lo avrebbe anche fatto e per lui c'era pronto un ricco accordo ma Big Rom ha detto no. Voleva, vuole, vorrebbe restare in Italia.

A Milano è ritenuto un traditore. A Torino i tifosi bianconeri non lo vogliono.
A Milano è ritenuto un traditore. A Torino i tifosi bianconeri non lo vogliono.

A Milano lo considerano un traditore, pronunciare il suo nome fa ribollire il sangue nelle vene: come fa a dimenticare chi a un certo punto spegne il telefonino e, dopo averti dichiarato amore, va a buttarsi nelle braccia del tuo rivale più acerrimo? Non puoi. "Ci aspettavamo altro… anche come uomo", è la frase esiziale di Zanetti sul calciatore. A Torino le cose non vanno meglio: la rivolta dei tifosi bianconeri è emblematica, non lo vogliono. Gliel'hanno urlato e scritto a chiare lettere anche su uno striscione e il tam tam sui social non è da meno.

Morale della favola, nel bel mezzo di un'estate tormentata per il suo futuro di calciatore, adesso si fa strada in Lukaku uno strano presentimento: restare senza una squadra in cui giocare. E il fatto che l'asse Londra-Torino abbia subito un raffreddamento improvviso gli ha regalato un altro brivido lungo la schiena. Lavora da solo, è fuori da tutto. Attende che il suo agente gli faccia una chiamata, gli mandi quel messaggio che si augura. E non è ancora arrivato.

La Juve, verso la quale ha ribadito gradimento, sembra essere l'unica società in Europa che sia realmente interessata. Il Tottenham? Un'idea che forse (e per adesso) è solo nella sua testa perché è pur vero che gli Spurs hanno dato via libera alla cessione di Kane al Bayern per oltre 100 milioni ma l'attaccante ancora non ha sciolto la riserva. E il suo tentennamento stoppa anche un possibile domino di movimenti là davanti.

Che fine farà Lukaku? Non sa nemmeno lui cosa (gli) accadrà. Pensa alla Juve, non può fare altro per adesso. Nella "peggiore" delle ipotesi, se tutto finisce a carte quarantotto, gli resta l'Arabia Saudita. Ma con tanti soldi in tasca, a 30 anni, e un cartellino per il quale nessuno sembra fare la fila né è intenzionato a follie, potrebbe anche accontentarsi. In fondo, non è poi così lontana Samarcanda.

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