L’esordio dell’Italia femminile agli Europei è una disfatta: la Francia domina e vince 5-1
L'Italia femminile ha esordito agli Europei subendo una ingloriosa goleada (5-1) dalla Francia che ha stravinto la sfida iniziale, umiliando le azzurre di Milena Bertolini subissate sul piano tecnico, tattico e nel tabellino, in un primo tempo da dimenticare. Poi, a gara oramai compromessa, una ripresa di orgoglio, grinta e determinazione che ha riscattato in parte una prova altrimenti imperdonabile.
Guardando il bicchiere mezzo pieno, bisogna subito dire che peggio di così non potrà andare e, quindi, il peggio dev'essere passato. Una magrissima consolazione per la nostra nazionale che dovrà ripartire proprio da questa abissale sconfitta e da un secondo tempo positivo, senza farsi travolgere dentro al vortice del pessimismo visto che l'avventura continentale è appena all'inizio e il divario con le francesi, evidente e reale, dovrà essere metabolizzato come una lezione da cui imparare, in fretta, per ritornare a respirare.
La gara non ha mai avuto storia: dopo 20 minuti la Francia era già a vanti 2-0, a 40 minuti 4-0, all'intervallo 5-0 con le Azzurre che hanno dato il loro peggio in fase difensiva, senza mai riuscire nei raddoppi e mancando più volte le costruzioni dal basso che si sono trasformate in inesorabili boomerang. È così che, suo malgrado, l'Italia femminile è entrata a far parte della storia degli Europei femminili, visto che prima di domenica sera, nessuna altra Nazionale aveva subito 5 reti in soli 45 minuti, per merito di una Francia che ha deciso di mostrare tutto il proprio valore, confermandosi tra le migliori selezioni femminili d'Europa.
Nella ripresa, un po' d'orgoglio e determinazione, un calo – evidente e capibile – delle avversarie hanno mostrato al pubblico presente e a casa alcune delle qualità – indiscusse – che questa Italia ha nel suo gruppo e che aveva dimenticato nei primi 45 minuti. Con anche un pizzico di giusta cattiveria agonistica, come quella mostrata da capitan Gama quando rischia l'espulsione diretta per non aver tirato indietro la gamba in uno scontro di gioco, poi salvata dall'intervento del VAR.
Tuttavia poco è servito e nulla più è cambiato, al di là del gol della bandiera segnato dalla neo entrata Piemonte, in una gara compromessa da un approccio troppo timido di fronte ad una delle più quotate pretendenti al successo finale. Adesso sarà fondamentale rialzarsi subito e fissare lo sguardo alla sfida contro l'Islanda, del prossimo 14 luglio, per tornare ancora a puntare al secondo posto del Girone D che garantirebbe il passaggio del turno.