L’esonero di Inzaghi non è nei piani dell’Inter, Marotta lo blinda: “Sta facendo un ottimo lavoro”
L'Inter sta vivendo il momento peggiore degli ultimi tre anni e sul banco degli imputato è finito, inevitabilmente, Simone Inzaghi. La squadra nerazzurra ha perso due scontri diretti, contro Lazio e Milan, nei primi cinque turni di campionato e l'esordio in Champions League ha visto Brozovic & co soccombere in casa contro il Bayern Monaco dopo una prova poco convincente.
La Beneamata è parsa sempre meno pronta fisicamente degli avversari e nelle sfide contro le dirette concorrenti sono emerse grandi difficoltà nella fase difensiva, che nelle ultime stagioni era stata sempre molto oculata e aveva spiccato per concentrazione e applicazione.
Molti hanno iniziato a mettere in dubbio la presa di Inzaghi nello spogliatoio dopo un buon primo anno, che si è concluso con la vittoria di Coppa Italia e Supercoppa con lo Scudetto perso solo all'ultimo turno, e c'è chi vorrebbe una sostituzione subito per non compromettere la stagione più avanti. Sui social è comparso anche l'hashtag #InzaghiOut.
Sulla situazione dell'Inter si è espresso Beppe Marotta e ai microfoni di Sky l‘amministratore delegato nerazzurro ha dichiarato: "C'è sano realismo, ogni sconfitta porta con sé un'analisi più attenta di quelle che sono le problematiche. Il confronto fa parte del lavoro di dirigente, al nostro interno abbiamo uno staff a livello dirigenziale e tecnico molto unito; da un confronto nasce sempre qualcosa di importante e positivo per il futuro".
In merito alla situazione di Simone Inzaghi e alla sua fiducia da parte del club nel tecnico il dirigente nerazzurro ha affermato: "Ci mancherebbe, Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro, sa gestire benissimo la squadra e sa allenarla molto bene. Noi siamo l'Inter e, se dobbiamo dire una cosa importante, ci vuole maggior accortezza e motivazione da parte di tutti, dai dirigenti all'area tecnica fino ai giocatori. Dobbiamo onorare questa maglia che ha un peso non indifferente. Dispiace per quei tifosi che sono venuti a San Siro perché noi abbiamo l'obbligo di ripagare la loro fiducia. Dobbiamo crederci fino in fondo perché la stagione è appena iniziata e questi errori non possono far altro che dare qualcosa di positivo per il futuro".