L’esercito degli influencer pagato dal Qatar per parlare bene dei Mondiali 2022
Una volta c'erano i testimonial, poi è toccato agli ambassador. Qatar 2022, invece, sarà il primo Mondiale degli influencer. Tanti, come mai prima d'ora, tutti a spese dell'organizzatore. Lo stesso Comitato Supremo del Qatar ha dovuto ammettere gli accordi con quelli che vengono definiti «Fan Leader», attesi per seguire da vicino il primo Mondiale mediorientale della storia. La risposta delle autorità qatariote, più che altro, doveva essere una smentita. Invece ha finito per confermare ciò che era emerso qualche settimana fa, quando l'Associated Press ha reso noti alcuni dettagli di questa opera di recruiting degli influencer, che secondo l'agenzia americana sarebbero non più di 1.600 e avrebbero una diaria di 250 riyal a testa, pari a 66 euro al giorno. Per Le Parisien, invece, si tratterebbe di circa 500 persone. Dunque, calcolatrice alla mano, il costo per portare in Qatar alcuni dei soggetti più influenti sui social si aggirerebbe così tra i 990 mila e i 3 milioni di euro, ma dagli organizzatori non sono arrivate conferme sulle cifre, che con voli e alloggi potrebbero pure toccare il tetto dei 5 milioni di euro.
Cosa propone il Qatar agli influencer del Mondiale?
Per i tifosi "prescelti" di ognuna delle squadre partecipanti, sono previsti biglietti in economy class e appartamenti a disposizione per tutta la durata del torneo (o almeno fino al 4 dicembre), più un rimborso pari al costo minimo di un biglietto del Mondiale per i residenti all'estero, che devono dotarsi dell'Hayya, ovvero la card personalizzata che funge da visto per i tifosi stranieri. Dalla pagina dedicata ai «Fan Leader» sul sito ufficiale di Qatar 2022 vengono inoltre elencati i benefit previsti da questa tessera: permesso d'ingresso in Qatar, accesso agli stadi, alla metro, ai bus, alle zone dedicate ai fan, una carta SIM e sconti in vari servizi. Stando inoltre a quanto riferito da alcuni sostenitori olandesi a Nos, il risparmio sul viaggio per gli "eletti" si aggirerebbe sul migliaio di euro a testa. Una cifra che, se allargata a tutti gli influencer attesi al Mondiale, aumenterebbe ulteriormente la somma stanziata per questo stuolo di testimonial social.
Il Comitato Supremo ha specificato, con una nota, che tramite il «Fan Leader Network», creato nel luglio 2021, è riuscito a raggiungere sostenitori da 59 diversi paesi e i tifosi delle 32 nazionali partecipanti «sono stati invitati alla cerimonia inaugurale e alla partita d'esordio del Mondiale di Qatar 2022 per condividere un'esperienza unica con i compagni di tifo che rappresentano i loro valori». La conferma dunque, anche del fatto che lo stesso Comitato Supremo «fornirà voli, alloggi e spese di sussistenza», ma «considerare ciò come pagamento per dei servizi non solo oscura l'essenza del programma, ma mina la credibilità e le motivazioni dei tifosi coinvolti». Insomma, gli influencer o «Fan Leader» che dir si voglia, godranno di un viaggio pagato, di un alloggio gratuito e di un rimborso spese, ma questo non significa – secondo le autorità del Qatar – che siano pagati per mostrare ai propri followers lo spettacolo del Mondiale.
Post e commenti, il Qatar controlla tutto
Per chi volesse conoscere questo esercito di influencer, basta cercare su Instagram l'hashtag #IAMAFAN. È proprio il Comitato Supremo a raccomandare i «Fan Leader» di usarlo sui loro post, come si legge nel codice di condotta a cui devono sottostare. Non tutti i tifosi reclutati per il Mondiale, ma solo i leader, stando a quanto specificato su Twitter da un account riconducibile alla delegazione di tifosi inglesi (account creato giusto pochi giorni fa, nel pieno delle polemiche…). «Non ti stiamo chiedendo di fare da portavoce per il Qatar – si legge nel codice di condotta – ma ovviamente non sarebbe appropriato denigrare il Qatar, il Comitato Supremo (o altre entità rilevanti relative alla Coppa del mondo FIFA Qatar 2022) o la Coppa del mondo FIFA Qatar 2022. Sappiamo che hai le tue opinioni e il tuo stile, quindi sulla base dei fatti che ti presentiamo, condividili nel modo che preferisci. La tua opinione e interpretazione degli eventi è importante e dovrebbe essere condivisa, ma non deve mai essere confusa con fatti o dati concreti. Quando esprimi la tua opinione o interpretazione o quella di qualcun altro, dichiarala sempre come tale. Mai presentare opinioni, interpretazioni o congetture come fatti. Non fare dichiarazioni o commenti ingannevoli o fuorvianti».
Non mancano gli avvertimenti finali: «I social media non scompaiono mai, quindi pensa prima di parlare e assicurati quello che dici è vero, chiaro e stimolante», ma soprattutto, «il Comitato Supremo controllerà i tuoi post per verificarne la conformità a questo codice» e «il presente codice è regolato dalle leggi del Qatar ed è soggetto alla giurisdizione esclusiva dei tribunali del Qatar». Attenzione massima a ciò che si posta, dunque, anche se per il momento i social sono invasi da immagini di festa, con tifosi provenienti per lo più dal Medio Oriente, anche per le nazionali europee. Poi, però, è meglio dare un'occhiata anche ad eventuali commenti critici. Perché i «Fan Leader», da contratto, accettano «di segnalare eventuali commenti offensivi, degradanti o insulti al Comitato Supremo e, se possibile, di acquisire uno screenshot di tali commenti e quindi di eliminarli tempestivamente». Per un Mondiale da vivere gratis in Qatar, meglio non prestare il fianco al dissenso.