L’esaltazione dopo le critiche, lo scontro tra Luis Enrique e i media: “Continuerò a non leggervi”
"Non vi guardo, non vi ascolto e non mi interessa molto ciò che viene detto sulla Nazionale. La lista è la solita, sono i 23 giocatori più pronti per affrontare questa Nations League, il tempo mi dirà se ho ragione. Non vi leggo perché penso di saperne di più di calcio e perché ho più informazioni di voi. Non c'è un'opinione che posso leggere che possa interessarmi". Si era conclusa così la conferenza stampa di Luis Enrique alla vigilia di Italia-Spagna e molti giornalisti spagnoli non avevano preso bene le parole del loro commissario tecnico. L'ex allenatore di Roma e Barcellona non vive spesso momenti di grande idillio con la stampa e proprio negli ultimi giorni si stava consumando l'ennesima puntata di una battaglia dialettica che va avanti da diversi anni: la convocazione di Gavi e Yeremy Pino più l'ennesima esclusione dei calciatori del Real Madrid per la Final Four di Nations League aveva suscitato lo stesso clamore che era esploso lo scorso maggio, quando Luis Enrique lasciò a casa Sergio Ramos e tutti gli altri madridisti che lo avevano accompagnato fino a quel momento con la Roja per dare spazio ad altri.
Un ‘hombre vertical' in campo e fuori, Luis Enrique non ha mai nascosto le sue opinioni anche andando contro di modus operandi e delle certezze mai toccate prima: lo dimostrano sia la sua esperienza alla Roma, di cui abbiamo avuto contezza in Italia a distanza di tempo; e successivamente anche per quello che ha fatto in Spagna con Celta Vigo e Barça.
La prestazione di ieri a Milano ha riscosso ampio successo dopo il putiferio che si era scatenato nelle scorse settimane ma Luis Enrique non ha cambiato idea nemmeno dopo la vittoria contro l'Italia e a chi gli chiede se leggerà i giornali ha risposto così: "No, non li leggerò. Cercherò di analizzare in modo approfondito la nostra prestazione. Ci sono punti da migliorare, ma sono molto contento per l'interpretazione del match da parte dei miei ragazzi. Mi ritengo molto fortunato nell'allenare la Spagna".
Non è la prima volta che Luis Enrique arriva allo scontro con i giornalisti: in questi giorni ricorre l'anniversario di uno dei momenti tv più iconici a livello di giornalismo sportivo e vide protagonisti proprio il CT della Spagna e Josep Pedrerol, conduttore del programma El Chiringuito. Era il 1998 e Lucho giocava con la maglia del Barcellona e quando gli venne chiesto se "né il Madrid né il Barça sembra che vogliano vincere il campionato" lui rispose con un laconico: "Mi sembra che la domanda non sia intelligente".
Insomma, questa lunga battaglia dialettica tra Luis Enrique e i media spagnoli non è figlia degli ultimi tempi ma va avanti da anni. Proprio come accaduto a EURO 2020 prima le sue scelte sono state criticate aspramente e poi tutti, anche chi si era espresso in maniera piuttosto dura, hanno dovuto riconoscere la bontà del suo lavoro. La vittoria-vendetta in casa dell'Italia e lo stop alla striscia di imbattibilità degli Azzurri ha dato lustro alla prova di Sergio Busquets e compagni ma se non dovesse arrivare la coppa i toni del dibattito si alzeranno di nuovo. In attesa del prossimo duello.