L’entrata killer di Haaland in Manchester City-Everton è da rosso diretto: graziato dall’arbitro
Erling Haaland ancora sugli scudi: una sua rete, la 22a in sole 16 giornate di Premier League ha permesso al Manchester City di Guardiola di chiudere il primo tempo contro l'Everton sull'1-0, nel tentativo di restare in scia della capolista Arsenal e di respingere in classifica l'assalto del Newcastle. Un vantaggio maturato in un primo tempo in cui il bomber norvegese è stato autentico trascinatore, segnando la rete del vantaggio, arringando ripetutamente la folla sugli spalti e cercando di restare sempre nel vivo dell'azione, ina una vera e propria trance agonistica.
All'Etihad Stadium, l'Haaland show è andato in scena poco dopo il fischio di inizio. Subito martoriato dai giocatori dell'Everton, l'attaccante del City ha iniziato una sfida personale con diversi giocatori avversari. La gara è diventata ben presto spigolosa e con diversi falli soprattutto su Haaland che ha polemizzato in diverse occasioni con Godfrey e Tarkowski i due difensori dell'Everton tra i più duri nei suoi confronti.
Il norvegese ha reagito come meglio sa fare in questi casi, riversando tutto il proprio spirito agonistico sul campo diventando ben presto il solito grattacapo ingestibile per la difesa avversaria di turno. In mezzo all'area Haaland ha recuperato palloni, creato spazi ai compagni, si è proposto in prima battuta sotto porta. Imprendibile e gigantesco con la classica prepotenza fisica e la qualità che lo hanno confermato assoluta star anche in Premier.
E così non è mancato l'appuntamento con il gol, che ha spaccato il primo tempo in due: la difesa dell'Everton nulla ha potuto, pur circondandolo di un numero quasi infinito di giocatori perché sulla palla geniale offertagli da Mahrez in area è stato comunque lui a beffare tutti con un tocco di destro che ha sancito l'1-0 per i padroni di casa al 24′ minuto. Esultanza rabbiosa, circondato dai compagni e con uno stadio esploso di gioia. Proprio in quel momento, è iniziata un'altra partita per Haaland che è entrato in trance, arringando spesso la folla, incitandola a trascinare la squadra verso la vittoria.
Per tutto il primo tempo, Haaland ha giocato col fuoco dentro in un furore agonistico che gli sarebbe anche potuto costare carissimo qualche istante dopo la rete segnata quando al 44′ si è reso protagonista di una bruttissima entrata in scivolata che poteva costargli il rosso diretto. Per lui è arrivato solamente il cartellino giallo da parte dell'arbitro Madley scatenando una mini rissa tra i giocatori dell'Everton che ne pretendevano l'espulsione e quelli del City.
Effettivamente ciò che combina Haaland è tutt'altro che un semplice intervento in ritardo: il norvegese prende una lunghissima rincorsa dall'area dell'Everton dopo un clamoroso palo colpito dal compagno di squadra, Stones perfetto nel tutto di testa sugli sviluppi di una punizione di De Bruyne. Una quindicina di metri di corsa rabbiosa prima di una scivolata che va ad impattare da dietro sulla gamba di Mykolenko che finisce a terra dolorante. Un intervento irregolare la cui pericolosità vista da un'altra angolazione, è ancor più evidenziata.
Alla fine però, per Haaland arriverà solamente un cartellino giallo con l'arbitro (e il guardalinee che erano ad un passo) che lo graziano mentre scoppia una mini rissa subito poco dopo sedata. Un episodio che molto probabilmente ha però condizionato la ripresa del norvegese fatta di meno agonismo e maggior attesa che, però, non hanno permesso di evitare la beffa per il pareggio dell'Everton con l'1-1 finale, arrivato su una autentica perla segnata da Gray.