L’emergenza di Allegri diventa estrema in Juventus-PSG: non avrà neanche 5 cambi in panchina
La convocazione in extremis di Federico Chiesa e il numero dei calciatori di movimento in panchina in occasione della partita di Champions League col Paris Saint-Germain. Sono due dettagli che danno l'esatta dimensione di quanto sia divenuta grave la situazione di emergenza infortuni alla Juventus. Ecco perché Massimiliano Allegri è stato costretto a inserire nella lista dei convocati l'ex viola: questione di estrema necessità considerato che proprio alla vigilia della gara di Coppa coi francesi aveva escluso potesse essere in campo prima della sosta.
Almeno sulla carta, il rientro dell'esterno offensivo era previsto per gennaio ma la situazione che s'è venuta creare in queste ore con il forfait anche di Moise Kean (problema muscolare) ha messo il tecnico nella condizione di fare la conta sulla punta delle dita. E s'è accorto che, eccezion fatta per Perin e Pinsoglio, si sarebbe ritrovato solo come calciatori di movimento solo Rugani (difensore) e altri tre ragazzi del settore giovanile a disposizione: Barbieri (difensore), Barrenechea (centrocampista) e Soulé (attaccante destro).
A stento cinque cambi di numero… considerato che Fagioli e Miretti sono inseriti nella formazione iniziale, Gatti è al fianco di Bonucci nel reparto arretrato (dove manca Danilo per squalifica) e in avanti – complice anche la pubalgia di Vlahovic – è rimasto solo Milik. Szczesny, Alex Sandro, Cuadrado, Locatelli, Rabiot e Kostic completano lo schieramento titolare mandato in campo col modulo 3-5-1-1.
De Sciglio, Paredes, Bremer, Di Maria, McKennie e perfino il giovane Iling-Junior che aveva ben impressionato col Benfica ingrossano le fila degli indisponibili (oltre a Pogba, infortunato di lungo corso e fuori dai Mondiali). E gettano un'ombra inquietante anche sul big match di Serie A con l'Inter che è un crocevia per avvicinarsi al quarto posto.
È in queste condizioni che i bianconeri affrontano all'Allianz Stadium la squadra di Galtier, che può contare su una rosa mostruosa al confronto. La Juve è stata già eliminata dalla Champions dopo la sconfitta a Lisbona, le resta ancora uno spiraglio per non uscire del tutto dalle Coppe: retrocedere in Europa League e disputare i sedicesimi per qualificarsi agli ottavi. Tutto dipende dalle proporzioni del risultato di questa sera e dalle possibili combinazioni con quello del Maccabi.
"Sicuramente avremo sbagliato qualcosa, ma tanti sono stati anche traumatici". Le parole di Allegri a corredo della lunga sequenza d'infortuni e delle difficoltà fisiche palesate dalla squadra chiariscono come le cause della stagione nefasta siano tante. Nel suo cerchio magico di collaboratori il preparatore Folletti è stato messo sotto i riflettori (e sotto tutela per la figura di Andreini): è stata trovata così una prima, possibile spiegazione alle fragilità del gruppo ma non è l'unica.