L’egoismo di Ronaldo causa una sommossa nello spogliatoio del Manchester United: che fine ingloriosa
Cristiano Ronaldo va avanti come se tutto fosse assolutamente normale, continuando i suoi post su Instagram che hanno un solo argomento, che è quello di sempre, ovvero se stesso. Insensibile alle difficoltà del Manchester United in questo avvio di stagione – con la penosa sconfitta in casa contro il Brighton all'esordio in Premier League – e con un'empatia pari a zero nei confronti del nuovo tecnico ten Hag, il 37enne portoghese ha un solo pensiero in testa: trasferirsi entro la fine del mercato in una squadra che giochi la Champions League e gli consenta di respingere l'assalto della sua ossessione Messi al suo record di reti nella competizione.
Il fatto che questa situazione caotica, da separato in casa, condizioni pesantemente la squadra e danneggi compagni e tifosi è per CR7 un effetto collaterale insignificante, visto che è palese che lui si sente già fuori dal progetto di un club che quest'anno giocherà l'Europa League dopo essere arrivato sesto in campionato la scorsa stagione col minimo storico di punti ottenuti in Premier League.
E tuttavia anche se ti chiami Ronaldo e sei tuttora un giocatore che può fare la differenza, a tutto c'è un limite: l'insostenibile egoismo dell'ex juventino ha provocato una reazione molto decisa nello spogliatoio dei Red Devils. Parecchi giocatori infatti non ne possono più del teatrino messo in scena da CR7 e preferirebbero che levasse subito il fastidio, piuttosto che trascinare questa situazione imbarazzante e dannosa ancora a lungo.
C'è una rabbia crescente nella squadra per l'atteggiamento di Ronaldo nei confronti del club, una fonte dello United ha dichiarato al Sun: "Sta iniziando davvero a infastidire molti giocatori ora. Ha i suoi alleati in campo, ma molti sono stufi di come stanno andando le cose". Il cinque volte Pallone d'Oro vuole lasciare Old Trafford appena 12 mesi dopo il suo ritorno, che era stato spacciato come grande scelta di cuore, ma il club si rifiuta di lasciarlo andare.
Il portoghese ritiene che ci fosse un gentlemen's agreement in base al quale se lo United non si fosse qualificato per la Champions League gli sarebbe stato permesso di andarsene. Il suo agente Jorge Mendes ha supplicato l'amministratore delegato Richard Arnold di fare un prezzo per la cessione, avendo sul tavolo probabilmente la soluzione giusta (l'ultima pista porta allo Sporting in Portogallo), ma i proprietari del club, i Glazers, insistono sul fatto che il giocatore non sia in vendita, essendo legato da un altro anno di contratto. Il che ha portato al risentimento ulteriore di Ronaldo, che dire demotivato in questo momento è poco. Domenica scorsa contro il Brighton è entrato in campo al 53′, ma non è riuscito a impedire la sconfitta davanti al pubblico di casa, che peraltro lo aveva fischiato in maniera ben udibile al suo ingresso sul terreno di gioco prima del fischio d'inizio. Perché anche i tifosi ne hanno le tasche piene…