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Lega Serie A spaccata sui diritti tv: la durissima lettera di Juve, Inter, Napoli e altri club

La Lega di Serie A si spacca sull’assegnazione dei diritti tv per il triennio 2021-2024. Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina e Verona hanno inviato una dura lettera indirizzata al presidente Dal Pino, all’ad De Siervo e alle altre 13 società del massimo campionato italiano ribadendo la propria contrarietà alla partnership del calcio italiano con fondi d’investimento e di voler chiudere con DAZN e Sky sulla base dell’offerta complessiva da 910 milioni arrivata qualche settimana fa. Accuse dirette all’ad De Siervo e velate a squadre come Roma, Torino e Bologna schierate sul fronte opposto. Il 29 marzo il termine ultimo per le proposte, ma c’è il serio rischio che il banco questa volta salti.
A cura di Michele Mazzeo
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La Lega di Serie A è spaccata sull'assegnazione dei diritti TV del massimo campionato italiano per il triennio 2021-2024. Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina e Verona hanno inviato una dura lettera indirizzata al presidente Dal Pino, all'ad De Siervo e alle altre 13 società di Serie A ribadendo il proprio dissenso alla partnership del calcio italiano con fondi d'investimento e di voler chiudere con DAZN e Sky sulla base dell’offerta complessiva da 910 milioni arrivata qualche settimana fa.

"Cari Paolo e Luigi,

Cari Presidenti,

Facciamo seguito alla nostra lettera del 15 febbraio scorso ed a quella di ieri di Slieri Investimenti S.p.A. per ribadire la posizione delle sottoscritte società – si legge infatti nell'incipit della missiva inviata dalle sette squadre del massimo campionato italiano -.

In primo luogo, apprendiamo di un incontro avvenuto il 1° marzo scorso tra l'Amministratore Delegato della Lega (Luigi De Siervo, ndr) ed il Consorzio al fine di verificare se permanesse l'interesse del Consorzio a definire la "partnership strategica". Di tale incontro non solo i Club non stati minimamente informati ma l'Amministratore Delegato vi ha partecipato senza aver alcun mandato in tal senso da parte dell'Assemblea, unico organo competente non solo a "definire la partnership strategica" ma anche a verificare la sussistenza dei presupposti per la prosecuzione delle trattative con il Consorzio.

E bene poi chiarire che – prosegue la lettera firmata da Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina e Verona -, in ogni caso, né l'Assemblea della Lega né il "comitato dei Cinque" hanno mai definito, né all'unanimità né a maggioranza, tutti i termini dell'operazione: come è noto, infatti, i punti e i termini ancora in discussione sono essenziali.

Ciò premesso, le sottoscritte Società, nel confermare la propria contrarietà alla proposta di partnership strategica di Salieri Investimenti S.p.A., ribadiscono la necessità di procedere senza indugio all'assegnazione dei diritti audiovisivi per il territorio nazionale e per quello internazionale. A ciò si aggiunga che, sino a quando le predette procedure competitive non saranno positivamente concluse, le nostre Società non prenderanno neppure in esame alcuna nuova proposta o progetto da parte del Consorzio o di altri soggetti.

Pertanto – concludono i sette club -, condotte ostruzionistiche, dilatorie oltre che lesive degli interessi di coloro che le pongono in essere espongono gli autori delle stesse a legittime pretese risarcitorie".

La dura lettera firmata da Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina e Verona, dunque spazza via dubbi su una possibile riappacificazione tra i due fronti creatisi nella Lega di Serie A in merito alla questione legata all'assegnazione dei diritti tv. Tutto lascia pensare che questo muro contro muro non aiuterà la soluzione della vicenda: se anche l'altro blocco, formato dalle 9 società che nelle ultime due assemblee si sono astenute sul voto per i diritti televisivi, dovesse confermare la propria posizione, il rischio che si possa arrivare a far scadere le offerte delle tv attualmente sul tavolo che hanno validità fino al prossimo 29 marzo aumenta a dismisura. Mai come stavolta, dunque, il braccio di ferro che spacca la Lega di Serie A rischia seriamente di far saltare l'intero banco.

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