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Lega e Milan frenati dalla telefonata del patron del Bologna: era pronto a subire anche lo 0-3 a tavolino

Joey Saputo, presidente del Bologna, sarebbe stato decisivo sulla scelta ufficiale di rinviare la sfida col Milan di campionato al Dall’Ara. La sua telefonata prima della decisione della Lega ha dettato la linea del club pronto anche a subire lo 0-3 a tavolino.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La sfida di campionato tra Bologna e Milan al Dall'Ara è stata rinviata tra mille polemiche. Una partita che non è stata disputata così come è stata ancora individuata una data utile per il recupero. Il tutto per via dell'ordinanza diramata dal sindaco di Bologna che aveva preso questa decisione per via dei problemi causati dall'alluvione che ha colpito la città e l'Emilia Romagna negli ultimi giorni. La Lega però non aveva ancora ufficializzato il rinvio e nella giornata di venerdì si è cercato di fare qualsiasi cosa: campo neutro a porte chiuse o anche ipotesi 0-3 a tavolino.

Ebbene proprio nella giornata di venerdì, secondo quanto scrive oggi il Corriere dello Sport, sarebbe stato il presidente Joey Saputo in persona a prendere la situazione in mano telefonato all'amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, per indicare la linea ufficiale del club. Il patron degli emiliani in poche parole, in vista dell'assemblea straordinaria in Lega, aveva fatto sapere che sarebbe stato disposto anche a subire lo 0-3 a tavolino pur di non giocare in campo neutro contro il Milan per rispetto di una città come Bologna che stava soffrendo.

Lo stadio Dall'Ara di Bologna.
Lo stadio Dall'Ara di Bologna.

Una presa di posizione chiara e anche forte che ha frenato Lega e Milan. Il Bologna non avrebbe fatto dunque alcun passo indietro rispetto a quell'ordinanza. Un messaggio evidentemente talmente inaspettato e anche deciso che probabilmente sia la Lega che il Milan sono diventati sempre più sensibili al problema da fare un passo indietro. La Lega di fatto non avrebbe potuto obbligare il Bologna ad andare a giocare in un altro stadio se lo stesso Bologna non avesse voluto, aspetto fatto presente dai legali della Lega ai consiglieri presenti.

Le opzione cercate dalla Lega nella giornata di venerdì

Difficile sapere ora come sia andata realmente ma sta di fatto che il la chiamata fatta direttamente da Saputo a Fenucci sia stata a dir poco decisiva per arrivare a una decisione definitiva. Nelle ore immediatamente successive all'ordinanza del sindaco di Bologna, in Lega si erano affrettati a cercare una soluzione in tempi strettissimi. Prima l'opzione di giocare al Castellani di Empoli poi allo stadio di Como senza escludere l'ipotesi porte chiuse. Alla fine la decisione di confermare il rinvio ma con una data di recupero che mai come quest'anno sembra impossibile da trovare.

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