L’effetto Dybala piomba già sulla Roma: l’arrivo della Joya accelera l’intesa milionaria con Adidas
Paulo Dybala alla Roma è stato un capolavoro di calciomercato firmato Friedkin, la famiglia americana che ha prelevato la proprietà è sta confermando nei fatti la voglia di costruire un progetto vincente a lunga scadenza. Un colpo da mille e una notte che si è concretizzato dopo un blitz risolutivo di Tiago Pinto, sulla scia dell'intervento di Mourinho e di Totti, altri due pezzi da 90 che stanno facendo dei giallorossi il terzo polo con vista scudetto, fianco a fianco delle due milanesi e della Juventus.
Un acquisto che ha trascinato con sé l'entusiasmo di una piazza che sta ancora digerendo la festa per la recente Conference League e che adesso rischia di fare indigestione. La campagna acquisti del club è improvvisamente decollata nel quasi silenzio generale in una anonima notte di luglio, strappando il campione argentino dalle mani di un'Inter che è rimasta a guardare il passaggio della Joya ai prossimi, agguerriti rivali. Operazione perfetta, anche se in ridimensionamento evidente sul fronte economico per l'argentino, ma che pone l'ex Juve al centro del progetto tecnico.
L'effetto della Joya è stato straordinario in una Capitale che solo 12 mesi fa perse la testa per l'arrivo – a sorpresa – di Josè Mourinho e che oggi si appresta a festeggiare l'inserimento di uno dei talenti più puri del nostro campionato che ha preferito rimanere in Serie A, anche con maglia diversa, per continuare la propria avventura. Non vestirà la "10" di Francesco Totti, rimasta in vetrina in segno di rispetto e stima, ma la "21" è già un pezzo da collezione, introvabile negli store ufficiali sin dalle prime ore dell'ufficializzazione del numero.
Non solo gioia ed entusiasmo di piazza, perché l'effetto Dybala non è tardato a ripercuotesi prepotentemente anche sul fronte dell'indotto economico-finanziario del club. Con un'operazione a costi contenuti (4,5 milioni a stagione che con i bonus possono sfiorare i 6) i Friedkin stanno già rientrando dall'investimento con le notizie che arrivano direttamente dal quartier generale di Herzogenaurach, in Baviera, sede centrale dell'Adidas. Il colosso tedesco, infatti, è pronto a prendere il posto attualmente occupato, come sponsor tecnico, da New Balance (che ha appena inauguruato la seconda maglia della prossima stagione) con un accordo plurimilionario dal prossimo anno per quelli a venire.
New Balance ha il contratto in scadenza nel 2023 e Adidas si è già opzionata lo spazio in giallorosso, approfittando dell'arrivo della Joya, già testimonial del marchio tedesco, così come Josè Mourinho, in un sodalizio economico che fa sorridere i Friedkin che vedono la Roma diventare sempre più un club di livello anche finanziario, perfezionandosi sulla scia delle principali società di Serie A. L'impegno di Adidas, anche se cifre ufficiali non sono ancora pervenute, sarà sicuramente ben superiori agli attuali 4 milioni.
Per Adidas e Roma si tratterà di un classico ritorno di fiamma: la casa tedesca vestì già il giallorosso tra il 1991 e il 1994, in una delle più difficili parentesi societarie dopo la morte del presidente Viola, la scellerata gestione Ciarrapico, e l'avvento del presidente Sensi. Questa volta, sarà tutto diverso con un progetto appena nato, in piena fase evolutiva e con una proprietà decisamente forte e motivata che sta mettendo basi solide e durature. Dentro e fuori il terreno di gioco.