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Lecce, Liverani attacca la società: “Sconcertato per l’esonero, responsabilità non mie”

In una nota ufficiale Fabio Liverani ha rotto il silenzio dicendo la sua sul clamoroso esonero incassato dal Lecce. Il tecnico ha spiegato: ” Leggo della telefonata intercorsa tra me ed il Presidente nella mattinata di ieri. Ebbene quella telefonata non lasciava presagire nulla di quanto poi accaduto, né in relazione ad i contenuti, né per come la stessa si è conclusa. Mi riservo quindi con grande rammarico di tutelare la mia persona e la mia immagine nelle sedi opportune”
A cura di Marco Beltrami
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Il matrimonio tra Fabio Liverani e il Lecce sembrava destinato a proseguire nonostante la retrocessione, e invece è arrivato il divorzio a sorpresa. A distanza di 24 ore l'ex centrocampista di Perugia e Lazio ha rotto il silenzio e in una nota ha detto la sua sull'addio alla società salentina. Il mister si è detto dispiaciuto e sconcertato per quanto accaduto, sottolineando che le responsabilità di quanto accaduto non sono le sue, contrariamente a quanto comunicato ieri dai giallorossi.

Perché Fabio Liverani è stato esonerato dal Lecce

Il Lecce ha deciso ieri di esonerare Fabio Liverani nonostante un contratto fino al 2022, con le trattative in corso per il prolungamento per un'altra stagione. Un fulmine a ciel sereno con il club salentino che si è riservato "ogni opportuna valutazione in ordine ad eventuali profili di responsabilità". Le indiscrezioni di ieri raccontavano del presunto risentimento della società dopo i tentennamenti del mister sulla prosecuzione della sua avventura in Salento, alla luce di mancate garanzie tecniche. Una situazione che è stata smentita con decisione dallo stesso Liverani.

La nota di Fabio Liverani, sconcertato e dispiaciuto per l'esonero dal Lecce

Il tecnico attraverso una nota ufficiale ha spiegato: "Nella giornata di ieri ho appreso con profondo dispiacere e sconcerto dell'esonero deciso dalla Società nei miei confronti. Leggo della telefonata intercorsa tra me ed il Presidente nella mattinata di ieri. Ebbene quella telefonata non lasciava presagire nulla di quanto poi accaduto, né in relazione ad i contenuti, né per come la stessa si è conclusa. Se ci sono profili di responsabilità, per usare le stesse parole indirizzatemi per comunicarmi l'esonero da allenatore, non sono certamente riconducibili alla mia persona".

Una frattura insanabile dunque per Liverani che non chiude a possibili azioni legali: "Si è voluto interrompere bruscamente e immotivatamente un rapporto umano e personale, prima ancora che calcistico e professionale, che mi univa ad una squadra, ad una città e ad una tifoseria a cui sono molto legato. Restano per me, aldilà di inutili e sterili polemiche, i successi ottenuti sul campo per i quali ringrazio il mio staff ed i miei calciatori. Ho lavorato sempre con impegno e professionalità ed i risultati raggiunti sul campo lo testimoniano. Mi riservo quindi con grande rammarico di tutelare la mia persona e la mia immagine nelle sedi opportune".

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