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Leao sostituito e mogio, Fonseca gli spiega che deve abituarsi: “È la normalità, deve lavorare”

Fonseca ha tolto Leao al quarto d’ora della ripresa, il Milan ha segnato poco dopo il gol del 2-1 al Brugge. Un altro momento difficile per il giocatore portoghese, inquadrato non esattamente felice del cambio. Fonseca gli spiega come funziona con lui in panchina: “È la normalità, anche Rafa deve vederla così e lavorare”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Rafa Leao non aveva demeritato nei 60 minuti che aveva giocato in Milan-Brugge, ma Paulo Fonseca ha deciso al quarto d'ora del secondo tempo – sul punteggio di 1-1, dopo il pareggio dei belgi pur ridotti in 10 uomini – che alla squadra serviva una scossa. Ed allora il tecnico portoghese ha tolto il connazionale, già reduce dalla panchina per l'intero match con l'Udinese, e con lui Loftus-Cheek, per inserire Okafor e Chukwueze. Una doppia sostituzione baciata subito dalla buona sorte, visto che dopo pochi secondi è stato proprio Okafor ad andarsene in azione personale a sinistra confezionando l'assist per il primo gol di Reijnders, e 10 minuti dopo ci ha pensato l'altro nuovo entrato Chukwueze a servire il pallone all'olandese per la sua doppietta che ha sigillato il 3-1 finale. Ma che non si parli di ‘caso Leao' a Fonseca, che lo smonta immediatamente e spiega come funziona il suo Milan: "È la normalità, anche Rafa deve vederla così e lavorare".

Fonseca a Leao: "Anche lui deve vederla come la normalità e lavorare"

"Non c'è nessun problema specifico con Rafa, non è stata una punizione – spiega il tecnico rossonero a Sky nel dopo partita – Ho capito che avevamo bisogno di Okafor e Chuku, penso che dobbiamo vedere questo con normalità, anche Rafa deve vederla con normalità e lavorare per poter aiutare la squadra come tutti i giocatori. Penso che quando sono entrati Okafor e Chukwueze la partita è cambiata, hanno portato più energia e intensità. Dopo il secondo gol abbiamo fatto cose molto buone, mentre prima abbiamo giocato senza l'intensità che dobbiamo avere".

Pur visibilmente mogio per il cambio, anche alla luce di una prova fino a quel momento discreta (aveva messo a referto più dribbling, più chance pericolose create, più duelli vinti tra tutti i giocatori del match), Leao ha evitato di lasciarsi andare a qualsivoglia gesto verso la panchina mentre usciva dall'altro lato del campo, né le telecamere hanno colto alcun labiale polemico. Impeccabile da questo punto di vista il portoghese, che ha anche alzato le braccia mentre al suo passaggio dietro la porta di Mignolet ha visto Reijnders insaccare il gol del 2-1 per il Milan, proprio su assist di quell'Okafor che lo aveva appena rimpiazzato.

Poi, sedutosi in panchina, il 25enne lusitano è stato inquadrato comprensibilmente non felicissimo, ed a fine partita è sfollato subito verso gli spogliatoi.

Continua dunque il momento difficile per Leao, tutt'altro che un intoccabile per Fonseca nella sua gestione: l'ex Sporting ha segnato il suo unico gol stagionale il 31 agosto, da allora tanti su e giù, con annesse critiche anche feroci.

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