Leao scopre di essere l’MVP di Milan-Newcastle e reagisce male: lo costringono a ritirare il premio
Dopo la pesante sconfitta nel derby di campionato contro l'Inter, il Milan era chiamato alla reazione nel debutto in Champions League contro il Newcastle dell'ex Tonali, ma i rossoneri non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0 in un match che li ha visti creare tante occasioni da gol senza però riuscire a concretizzare. A mancare è stato soprattutto il suo calciatore di maggior talento, cioè quel Rafael Leao che nel match di San Siro si è acceso rarissime volte mancando due clamorose occasioni da rete (in particolare quel maldestro tentativo di colpo di tacco ciccato dopo una pregevole serpentina in area che lo aveva messo a tu per tu con il portiere avversario).
"Da lì pensavo spaccasse la porta" ha commentato laconicamente Stefano Pioli al termine del match rimuginando sul brutto errore commesso dal portoghese autore di una gara sottotono. O, almeno, così è stato per tutti coloro che hanno visto la partita, fatta eccezione per la giuria Uefa che, tra lo scetticismo generale, addirittura lo ha nominato come miglior giocatore in campo. Una scelta che ha fatto parecchio discutere anche i tifosi del Milan e che non è stata condivisa nemmeno dallo stesso Rafael Leao.
Già, perché il 24enne di Almada nel momento in cui ha scoperto di essere stato nominato MVP del match si è infastidito e ha inizialmente rifiutato la decisione della Uefa chiedendo, insieme ad altri calciatori lì presenti, che fosse cambiata. Solo dopo un lungo conciliabolo con i dirigenti del Milan infatti il numero #10 si è convinto a presentarsi per ritirare quel premio che comunque credeva di non meritare.
Di fatto l'attaccante portoghese è stato costretto dal protocollo Uefa che prevede l'obbligo del ritiro del premio come migliore in campo per il calciatore scelto dalla giuria di esperti, pena, in caso contrario, sanzioni per lui e per il club di appartenenza. Evidente dunque che, nonostante alla fine non si sia potuto opporre a quella discutibile scelta fatta dalla Uefa e si sia prestato a farsi fotografare con la statuetta in mano, Rafael Leao era conscio del fatto di non aver offerto una buona prestazione nel match d'esordio in Champions League contro il Newcastle. Per capire se riuscirà a tramutare quel fastidio mostrato a fine gara in stimolo per fare meglio sul palcoscenico più prestigioso bisognerà attendere il prossimo 4 ottobre, cioè quando il Milan sarà atteso dal secondo incontro del girone in casa del Borussia Dortmund.