Leao non si dà pace per le decisioni dell’arbitro Di Bello, esplode sui social: “Incredibile”
Il calcio di rigore concesso all'Atalanta e valso il raddoppio (decisivo per il risultato e la qualificazione), quello non assegnato al Milan nel finale in seguito a un check caduto sul triplice fischio dell'arbitro Di Bello. Rafa Leao ha scolpiti nella testa quei due istanti del match di Coppa Italia perso a San Siro in rimonta (1-2): in semifinale contro la Fiorentina ci va la ‘dea' mentre il ‘diavolo' incassa una seconda eliminazione dopo la Champions.
L'attaccante portoghese sfoga tutta la delusione sui social. Lo fa condividendo un paio di video postati da tifosi che fanno riferimento ai due episodi contestati. A corredo aggiunge una parola ("incredibile") e tre punti sospensivi a testimonianza dello sgomento provato dinanzi a quelle decisioni prese dal direttore di gara oltre al mancato intervento del Var.
In buona sostanza per l'esterno lusitano non c'era fallo su Miranchuk e quel tocco di mano a tempo quasi scaduto avrebbe meritato ben altra valutazione. Per lui c'è un paradosso che ha del grottesco tenendo conto del metro di giudizio adottato dal fischietto, così fiscale nel sanzionare col penalty un tackle (quello di Jimenez) che porta a prendere prima la palla, con l'avversario che sembra accentuare la caduta, e non altrettanto relativamente alla deviazione ravvicinata del calciatore dell'Atalanta in occasione dell'ultimo assalto milanista.
La meraviglia, con tanto di vena polemica, da parte dei Leao fa il paio con l'amarezza espressa dal tecnico, Stefano Pioli, in tv a corredo delle azioni clou del match contro l'Atalanta. Non cerca attenuanti né si aggrappa a scuse particolari ma la direzione di gara è un nervo scoperto. Toccato a caldo, gli provoca una reazione immediata. Mostra perplessità quando dallo studio Mediaset Massimo Mauro gli chiede un'opinione sulla spinta di Reijnders su De Roon e diventa anche più deciso se chiamato in causa sugli altri episodi.
"È difficile, ci sono tante discussioni sul Var… – è l'incipit dell'intervento di Pioli -. Da vedere così mi sembra strano che l’arbitro non sia stato richiamato per vederlo". L'allenatore del Milan poco dopo si lascia andare: "È il primo rigore a cambiare la partita e non c'era perché il pallone è stato toccato prima dal nostro giocatore. Poi si vede anche che Miranchuk si è buttato prima del contatto. Non avevo nemmeno bisogno di rivederlo perché ero sulla traiettoria e mi è stato subito tutto chiaro".