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Leao mostra i vergognosi insulti dai tifosi del Milan: “Con te in campo divento razzista”

Il calciatore portoghese condivide, a mo’ di esempio, cosa è spesso costretto a sopportare da parte degli ‘odiatori seriali’, anche quelli di fede rossonera. “Persone con la mente piccola”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Con te in campo divento razzista… vattene il prima possibile!". È la sintesi dello sfogo truculento, esasperato, violento rivolto a Rafael Leao. Il portoghese vive una delle stagioni più tormentate al Milan: nulla gli viene perdonato da una buona fetta di tifosi che lo accusano di non essere determinante, che per ‘colpa' del suo rendimento caracollante ne risenta tutta la squadra, che dovrebbe essere il campione e leader ma in realtà non ha stoffa per farlo… e quant'altro gli si possa imputare per trovare una giustificazione e un (facile, comodo) bersaglio a cui sparare.

Pure questo fa parte del gioco e della sovra-esposizione mediatica, soprattutto se da te si aspettano sempre il massimo e anche di più. È bastata la partita balorda con il Monza, una prestazione e una sconfitta (tanto pesante quanto rocambolesca) che hanno lasciato un segno profondo per com'è maturata, un match sotto tono da parte di tutta la squadra perché il portoghese fosse ancora una volta messo nel mirino.

Questa volta, però, è diverso e anche peggio. Non si tratta di critiche ma dei toni aggressivi, esasperati del più classico hater, odiatore, social. Gli scaglia addosso parole come pietre. La frustrazione provata è pari all'avversione nei confronti dell'esterno d'attacco.

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"Non ti riesco più a vedere, non ti riesco più a sopportare – si legge nelle frasi che, a mo' di esempio, il calciatore ha scelto di riportare per spiegare cosa è costretto a sopportare -. Con te in campo divento razzista. Mi stai altamente sui coglioni… vattene il prima possibile tu e chi ti segue".

Leao non si è limitato a rilanciare quegli insulti, a corredo ha anche aggiunto la replica che censura quella forma sbagliata, fuori luogo, inaccettabile di dissenso. Un episodio dal retrogusto amaro, che arriva a poche settimane dalla vicenda vissuta a Udine da Maignan che venne offeso dai tifosi friulani: "Purtroppo nel mondo continua a esserci questo tipo di persone con la mente piccola…".

Il Milan ha preso subito posizione mostrando solidarietà al calciatore e all'uomo, mostrando grande fermezza e nessuna indulgenza verso quanti possono essere considerati pseudo-tifosi. Chiarissimo il senso del messaggio diffuso su ‘X' e su altri canali da parte della società rossonera: "Rafa siamo con te. Nella nostra tifoseria e nel calcio non c’è spazio per il razzismo". Ma certe cose continuano e sembra (quasi) impossibile arginare fenomeni del genere.

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