Leao ha ancora un dubbio da chiarire con Fonseca: “Poteva spiegarmi le tre panchine di fila”
Con la Supercoppa Italiana Rafael Leao è rinato, grazie soprattutto all'arrivo di Sergio Conceiçao che ha cancellato con un colpo di spugna tutto ciò che era accaduto nella prima parte della stagione. Durante la gestione Fonseca il portoghese ha vissuto momenti difficili ed è stato spesso rilegato in panchina, sintomo di un rapporto che non è mai davvero decollato. Per questo era stato messo in discussione anche dai suoi tifosi, ma tra i due oggi non c'è rancore.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport il giocatore ha raccontato come ha vissuto il cambio di allenatore, senza però rivolgere mai brutte parole verso l'ex rossonero. "Posso dire che tutti hanno provato a dare il massimo e che a Fonseca auguro il meglio" è stato il suo pensiero, ma poi ha sollevato un dubbio che non gli è ancora stato chiarito.
Leao parla del rapporto con Fonseca
Tra i due non c'è mai stata serenità, ma adesso non ci sono scorie da trascinare nel futuro. Leao ha fatto chiarezza sul rapporto che c'era tra lui e Fonseca, molto conflittuale per alcune scelte prese dall'allenatore: "Sulla nostra relazione allenatore-giocatore non ho nulla da dire – spiega l'ex giocatore di Lille e Sporting Lisbona – anche se all’inizio un paio di situazioni – e non dico problemi, ma situazioni – abbiamo dovuto risolverle. Ha cercato di fare il suo lavoro, di applicare le sue idee e io credo che ci sia sempre da imparare. Ma non ha funzionato e se doveva rimanere o meno, non lo decido certo io".
Poi però il portoghese torna con la mente a quelle tre panchine consecutive, un tarlo che ancora oggi non si riesce a spiegare. Perché è successo? In realtà Leao non ha mai avuto una spiegazione in merito: "Se mi hanno caricato o fatto arrabbiare? Un po' e un po'. Credo che una spiegazione per tre panchine di fila si possa dare, però a volte gli allenatori fanno così… Era la prima volta che mi succedeva al Milan e ho anche imparato. Se mi ricapiterà, e spero di no perché voglio stare sempre in campo, sarò più consapevole di cosa devo fare ovvero rimanere concentrato, non buttarmi giù o perdere la fiducia in me stesso, che è la cosa più importante per rendere al meglio nel nostro lavoro. In ogni caso il passato è passato e io guardo con fiducia al futuro".