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Perché il fallo di mano di Leao in Frosinone-Milan è rigore anche se il corpo è fuori area

La moviola di Frosinone-Milan: la mano larga di Leao è dentro l’area di rigore, corretta l’assegnazione del penalty ai ciociari.
A cura di Vito Lamorte
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Il Milan subisce un calcio di rigore poco dopo essere passato in vantaggio in casa del Frosinone. La palla sbatte sulla mano larga di Leao e per l’arbitro Pairetto non ci sono dubbi.

L’azione rivista al replay mostra come la mano dell’esterno portoghese sia effettivamente in posizione larga e sia punibile con la massima punizione. qualche dubbio iniziale sulla posizione, visto che era al confine tra l’area di rigore, ma il VAR ha rivisto tutto e ha confermato la decisione del campo

Decisione giusta da parte del direttore di gara. Dal dischetto si è presentato Soulé, che ha realizzato e ha portato la partita sul punteggio di 1-1.

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Sul cross di Gelli, il braccio sinistro di Leao è largo e il tocco arriva quasi all’altezza della spalla. È evidente che il calciatore portoghese aumenta il volume e il calcio di rigore è la decisione corretta da parte del direttore di gara.

Anche se il giocatore rossonero ha il corpo fuori dall’area bisogna valutare il punto di contatto tra mano e pallone.

Nonostante le proteste da parte dei calciatori allenati da Pioli il direttore di gara non ha avuto nessuna esitazione e dopo il controllo del VAR sulla posizione del braccio del numero 10 subito si è andati passati all'esecuzione della massima punizione.

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Rafa Leao ha parlato a ‘Milan TV' prima del fischio d'inizio: "Sappiamo che loro sono una bella squadra, giocano un buon calcio, hanno belle idee e giocano in casa. Ma sappiamo dell'importanza che ha questa partita. Vogliamo fare una bella partita e portare i tre punti a casa. Le 150 partite in Serie A con il Milan? Io devo ringraziare il club che mi ha permesso di giocare con questa maglia, è sempre un orgoglio indossare questa maglia. Raggiungere questo obiettivo oggi è un motivo di orgoglio per me e la mia famiglia: farlo con una vittoria sarebbe meglio".

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