Leao ci prova ma è inconcludente, i numeri con il Feyenoord sono impietosi: mai pericoloso
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Rafael Leao è l'unico del Milan che prova a cambiare marcia ma è inconcludente: i numeri del numero 10 rossonero contro il Feyenoord sono impietosi. La squadra di Sergio Conceiçao è uscita sconfitta dalla gara d'andata del play-off di Champions League e ha complicato i piani in vista del ritorno. Ci si aspettava ben altra prova dal calciatore portoghese ma al de Kuip tutto il reparto offensivo del Diavolo non ha funzionato.
Anzi, Leao è stato l'unico che ha provato a saltare l'uomo in qualche situazione per creare la superiorità numerica: Pulisic, Joao Felix e Santi Gimenez non si sono mai visti. Il numero 10, però, ha mostrato ancora una volta quell'indolenza e quella superficialità che gli sono costate critiche in questa stagione e negli anni addietro.
Leao ci prova ma è inconcludente: i numeri della sua partita sono impietosi
83 minuti giocati, 0 tiri in porta, 0 tiri fuori, 0 assist, 0 passaggi chiave, 0 falli e 7 duelli persi su 12. A questo vanno aggiunti altri due numeri: Expected Goals (xG)0.03 e Expected Assists (xA)0.40. Numeri impietosi che sono lo specchio di una prova non positiva di Leao: il portoghese non ha giocato una buona partita nonostante in alcune situazioni abbia provato a saltare l'uomo per creare la superiorità numerica.
A questo, poi, va aggiunto il suo comportamento non irreprensibile in occasione di un fallo in area di rigore: prima è rimasto a terra invocando il penalty ma quando ha visto che l'azione poteva diventare di nuovo pericolosa per i rossoneri si è alzato immediatamente per andare a cercare il pallone. Sia gli avversari che i tifosi del Feyenoord non hanno apprezzato questo comportamento: è stato fischiato per questo motivo fino alla sua uscita dal campo.
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L'autocritica di Leao: "Non abbiamo messo la stessa aggressività loro"
Rafael Leao ha parlato ai microfoni di Prime Video al termine della sfida di Champions League persa 1-0 contro il Feyenoord e ha fatto autocritica: "Non abbiamo messo la stessa aggressività loro, un po' meglio nel primo tempo ma non abbastanza. Anch'io ho avuto una possibilità dove potevo fare meglio, adesso abbiamo la seconda partita a San Siro davanti ai nostri tifosi. Loro stasera sono stati spinti anche da quello ma dobbiamo pensare a noi stessi. Non è stata una buona partita, dobbiamo imparare dagli errori e vincere al ritorno".