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Mondiali di calcio femminile 2023

Le unghie arcobaleno ai Mondiali femminili sono la risposta al divieto FIFA della fascia ‘One Love’

La capitana della Nuova Zelanda, Ali Riley, in campo ai Mondiali femminili 2023 con le unghie arcobaleno per sostenere la comunità LGBTQ+ e in risposta al divieto di indossare la fascia ‘One Love’ della FIFA.
A cura di Vito Lamorte
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La Nuova Zelanda ha vinto la prima partita in una Coppa del Mondo femminile battendo la Norvegia per 1-0. Un trionfo storico che ha fatto esultare un intero paese: a decidere la sfida con le scandinave è stato un gol di Wilkinson, che ha permesso alle padrone di casa si aggiudicarsi la gara inaugurale dei Mondiali 2023.

Oltre alla vittoria c'è stato un altro episodio che è balzato alle cronache è ha visto protagonista Ali Riley, capitana neozelandase che è scesa in campo con le unghie dipinte in maniera diversa per un motivo: eludere il divieto della fascia ‘One Love' da parte della FIFA a sostegno della comunità LGBTQ+.

Una mostrava i colori della bandiera arcobaleno e l'altra mostrava quelli della bandiera trans: un gesto inaspettato ma che fa capire come il tema sia assolutamente presente anche in questo torneo e le battaglie per i diritti non si fermano con un veto per evitare polemiche.

Onde evitare quanto accaduto in Qatar, con i capitani di otto squadre pronti a scendere in campo con la fascia One Love e poi minacciati di sanzioni, la FIFA aveva vietato l'uso della fascia arcobaleno ma ha permesso di indossare una varietà di bracciali diversi che evidenziano "una serie di cause sociali" durante il torneo che si giocherà in Australia e Nuova Zelanda.

Prima del torneo e dell'annuncio dell'ente massimo che governa il calcio, Riley aveva dichiarato ad Amanda Davies di CNN Sport che "sarebbe onorata di indossare una fascia arcobaleno". La capitana della Nuova Zelanda aveva dichiarato: "Mi piacerebbe che noi come capitani ci unissimo e lavorassimo con la FIFA per assicurarci di poter avere una voce e condividere ciò in cui crediamo. Ma sono fiduciosa che troveremo modi, qualunque cosa accada, per assicurarci che le nostre voci vengano ascoltate".

Il suo gesto è diventato virale sui social e ricevuto anche il plauso del suo club, l'Angel City FC di Los Angeles, che le ha riservato un post sui suoi profili: "Questa è la nostra capitana". 

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