Le ultime parole in pubblico di Mihajlovic nella sorpresa a Zeman: “Non ero così cattivo dai…”
Il calcio è in lutto per la morte di Sinisa Mihajlovic. Ha lottato come un leone fino alla fine l'ex centrocampista e allenatore contro la leucemia mieloide acuta. Un male che lo tormentava dal 2019, e che non gli ha lasciato scampo, con l'improvviso peggioramento degli ultimi giorni quando la situazione è precipitata. Difficile pensare che non vedremo più in campo il classe 1969 serbo, con il suo piglio, il suo carattere e la sua proverbiale schiettezza.
Che le cose stessero prendendo una brutta piega lo si era capito da alcuni tweet di incoraggiamento, che invitavano Sinisa a combattere ancora una volta con la grinta di sempre. Il comunicato di oggi diramato dalla famiglia poi ha ufficializzato il decesso di Mihajlovic, che fino a sabato scorso già programmava il suo possibile ritorno in campo dopo la conclusione dell'avventura al Bologna. E ha dato il la ad una serie infinita di messaggi di cordoglio e affetto.
D'altronde l'ultima apparizione in pubblico dell'allenatore risale ad inizio mese, in una circostanza particolare. Miha dopo l'esonero di settembre dal club felsineo, non si era concesso particolarmente alle telecamere, anche per far fronte alle cure e ricaricare le energie. Il primo dicembre però eccolo spuntare a Roma in occasione di un evento pubblico, ovvero la presentazione dell'autobiografia di Zdenek Zeman "La bellezza non ha prezzo".
Mihajlovic ha deciso di fare una sorpresa all'esperto allenatore boemo, con il quale dopo il rapporto tra alti e bassi in campo è nata una bella amicizia da colleghi in panchina. Sinisa seppur provato dalla malattia, si era mostrato molto sorridente e affettuoso nei confronti del più esperto collega salutato con un bacio. In quell'incontro con la stampa poi Miha ha colto l'occasione anche per celebrare il lavoro di Zeman.
Non è mancato un siparietto simpatico, con il mister che ha rivelato cosa diceva ai suoi giocatori quando affrontavano in campo le squadre in cui militava Sinisa: "Immaginavo le partite su di lui, o vi prende il ginocchio o vi fa passare. E purtroppo ci prendeva il ginocchio (sorride, ndr)". A quel punto Miha è stato al gioco: "Dai non ero così cattivo… ero lento, ma ero intelligente e partivo prima. Ma non era facile". E poi la stoccata simpatica: "Ci siamo incontrati, qualche volta ma non mi ricordo. So che ho vinto ma non mi ricordo". Con la battuta del boemo: "Perché a quel tempo eri più furbo, hai fatto gol su ostruzione in barriera".
In quell'incontro con la stampa poi Miha ha colto l'occasione anche per celebrare il lavoro di Zeman. Sottolineata in particolare la sua attitudine al gioco offensivo, con queste belle parole: "Zeman ha vinto molto più di altri che hanno vinto trofei. Ha valorizzato i giovani, ha fatto divertire giocatori e tifosi e ha detto sempre quello che pensava. È uno di quelli che ha portato qualcosa di nuovo. Da quando è arrivato lui in Italia si è cominciato a pensare di vincere e non solo di non perdere. È qualcosa di tipico dell’est Europa". E sono queste le ultime parole pronunciate in pubblico da Sinisa, mai banale.