Le ultime parole di Rudi Garcia ai giocatori del Napoli nello spogliatoio: se ne va con onore
Ancora qualche ora e Rudi Garcia apparterrà al passato del Napoli, una meteora mai entrata nel cuore dei tifosi azzurri e meno ancora nelle grazie della stampa partenopea, che fin da subito non ha risparmiato al 59enne tecnico francese critiche e anche qualche veleno. Arrivare dopo Luciano Spalletti e il suo Scudetto era del resto un'impresa davvero dura per chiunque, servivano idee chiare e spalle larghe. Garcia è naufragato dopo solo pochi mesi. Domenica scorsa, quando ha capito che per lui era finita, ha pronunciato poche parole di fronte ai calciatori del Napoli nello spogliatoio: parole che gli rendono onore.
Il Napoli aveva appena perso in casa con l'Empoli, il gol di Kovalenko a tempo scaduto era stato l'ultima tappa della via crucis dell'ex allenatore della Roma, dopo che già il pareggio con l'Union Berlino aveva fatto traballare la sua panchina in settimana. Decisamente troppi i 10 punti di distacco dall'Inter capolista dopo appena 12 giornate, non ha salvato Garcia neanche la quasi certa qualificazione agli ottavi di Champions League. Rischiare di perdere il quarto posto in campionato e i conseguenti introiti per la partecipazione alla prossima Champions non è uno scenario contemplabile per De Laurentiis, che in queste ore sta scegliendo il nuovo allenatore del Napoli tra Igor Tudor e Walter Mazzarri.
E dunque #Garciaout, per ragion di Stato e furor di popolo. Il tecnico – in attesa della comunicazione ufficiale dell'esonero – è partito ieri per Nizza dove vive la sua famiglia e non dirigerà l'allenamento di domani a Castel Volturno che vedrà in campo il suo successore. Ma da professionista qual è, Garcia ha ancora il volo di ritorno a Napoli prenotato per domani mattina, per continuare ad osservare i suoi doveri contrattuali.
Rudi domenica ad ora di pranzo sapeva che il suo tempo sul Golfo era scaduto: troppo brutta la sconfitta casalinga con l'Empoli per poter sperare in un altro appello concessogli dal presidente. Garcia se n'è andato, ma lo ha fatto con l'onore e il rispetto di cui sono impregnate le parole che ha detto ai giocatori al momento di lasciare lo spogliatoio e chiudersi quella porta per l'ultima volta alle spalle: "Non è colpa vostra, è solo colpa mia questa sconfitta e questa situazione", è la frase riportata da Il Mattino.
Napoli è stato il sogno di fine estate durato pochissimo. Il futuro immediato per lui sono la famiglia, la compagna Francesca Brienza, la piccola Sofia – appena nata da questo legame che dura dai tempi della Roma – e le altre tre figlie Carla, Eva e Lena nate dal precedente matrimonio con Veronique.