La Serie A decide: Atalanta-Torino si gioca, Salernitana e Udinese rischiano il 3-0 a tavolino
Atalanta–Torino si gioca e tocca adesso alla Lega Serie A trovare una finestra utile nella quale incastrare il recupero di campionato della partita che era in programma il 6 gennaio scorso e saltata per i casi di positività emersi tra i granata. Un focolaio di Covid aveva costretto la formazione di Juric a rinunciare alla trasferta di Bergamo anche in virtù dello stop imposto dall'Asl che mise l'intera squadra in quarantena per cinque giorni. Il Giudice Sportivo non ha avuto alcun dubbio nel credere alla congruenza delle certificazioni e dei casi conclamati che impedirono lo svolgimento del match in calendario per la prima giornata di ritorno. Resta ancora sospesa Bologna–Inter – in programma sempre il 6 gennaio – sulla quale ancora non è stata presa una decisione.
Soluzioni differenti sono state adottate riguardo ai casi di Salernitana–Venezia e Fiorentina–Udinese. Anche in queste gare non c'era stato alcun fischio d'inizio sempre perché campani e friulani vennero fermati dalle rispettive Asl di competenza. Il Giudice Sportivo, però, nei casi in questione non ha ritenuto ci fosse effettiva "sussistenza di forza maggiore" e ha concesso ai club interessati un'altra settimana di tempo per fornire una documentazione adeguata, "ogni elemento utile a confermare o meno la situazione descritta in parte motiva circa i calciatori disponibili per la gara".
Cosa potrebbe accadere qualora non dovesse ritenerla attendibile? Verrebbero inflitti la sconfitta a tavolino (3-0) ed eventuale penalizzazione in classifica. Il ko d'ufficio era stato già inflitto alla Salernitana che a dicembre scorso, in occasione dell'ultimo turno prima della pausa natalizia, aveva saltato la trasferta di Udine sempre i casi di Covid esplosi nella rosa di Colantuono. Ironia della sorte, la stessa Udinese che aveva atteso inutilmente l'arrivo dei campani alla Dacia Arena, adesso si trova sub iudice.
Una posizione che rende più amara la condizione dei friulani: e giorni dopo, il 9 gennaio, sia pure in formazione largamente rimaneggiata, fu costretta a scendere in campo contro l'Atalanta rimediando una sconfitta durissima (6-2). "È stata incomprensibile la decisone di farci giocare con l'Atalanta, per altre squadre è stato deciso di rinviare mentre noi schierammo calciatori in quarantena", tuonò il dirigente, Pierpaolo Marino. Adesso l'Udinese dovrà comprovare la "sussistenza di forza maggiore" per la mancata trasferta al Franchi.