Le qualità di Kean e Raspadori mostrano che l’Italia del futuro è già qui
Detto, fatto. L'Italia cercava disperatamente il gol dopo le ultime prestazioni poco frizzanti e contro la Lituania gli Azzurri hanno dilagato con un nettissimo 5-0, che non ha lasciato scampo i malcapitati avversari e ha permesso ai ragazzi di Roberto Mancini di portarsi a + 6 in classifica sulla Svizzera in vista del confronto diretto di novembre. Con una squadra rivoluzionata in tutti i reparti la Nazionale al Mapei Stadium ha depositato la palla nella porta avversaria per ben quattro volte in 30′ per la prima volta nella sua storia e si è lasciata alle spalle tutte le critiche e le polemiche che nei giorni scorsi si erano fatte largo intorno all'ambiente azzurro.
A causa dell'assenza di Insigne e Immobile il commissario tecnico ha mandato in campo un tridente inedito formato da Kean, Raspadori e Bernardeschi: dopo i primi minuti di assestamento le giocate sono arrivate in maniera quasi automatica e i ragazzi in maglia azzurra hanno trovato il gol in diversi modi: sfruttando gli errori avversari, con tiri da fuori e concludendo da centro area. Ce n'è per tutti i gusti. In base a quanto riportato da Opta, per la prima volta l'Italia ha trovato il gol nella stessa partita con due giocatori nati a partire dal 2000 grazie a Kean e Raspadori: non male per una selezione che troppo spesso viene accusata di avere il fiato corto e di non avere abbastanza ricambi in vista del futuro.
Nelle altre nazioni i giovani vengono impiegati di più dai club di prima divisione, che non hanno paura a rischiare di buttarli nella mischia ma questa tendenza è cambiata anche noi da qualche tempo anche grazie alla Nazionale di Mancini. Questa sera abbiamo visto all'opera Kean, Raspadori e Scamacca ma ci sono tanti ragazzi che hanno potenzialità per vestire la maglia azzurra nel prossimo futuro: da quel Pietro Pellegri, che il Mancio non ha mai perso d'occhio; fino ai vari Colombo, Lovato, Tonali, Cancellieri e Mulattieri che si stanno mettendo in mostra con l'Under 21 e nelle loro squadre. Non vanno dimenticati ragazzi come Maleh, Maggiore, Pobega, Frattesi, Ricci, Sottil, Cutrone e Pinamonti che hanno chiuso le loro parentesi con le giovanili e ora dovranno catturare l'attenzione del CT a suon di prestazioni se vogliono tornare a vestire la casacca azzurra.
Nel post partita di Reggio Emilia Roberto Mancini per sottolineare la buona prova di Raspadori e Kean ha affermato: "Sono giovani e forti, è tutto nei loro piedi e nella loro testa". Un discorso chiaro e che vale per tutti. L'Italia del futuro è già qui.