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Le proposte rivoluzionare della Serie A per cambiare il calcio: dalla Salary Cap al VAR a chiamata

La Lega Serie A è pronta a presentare alla FIGC le proposte rivoluzionare per cambiare completamente il calcio. Dalla salary cap al VAR a chiamata sono tante le proposte da sottoporre.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Lega Serie A è pronta a cambiare il calcio italiano. La riforma tanto voluta dai club è pronta per essere presentata alla FIGC. Sul tavolo tantissime novità per migliorare il sistema a partire dalle questioni economiche riguardanti gli stipendi e gli acquisti dei giocatori fino alle vicende arbitrali. Secondo quanto scrive ‘Repubblica' quest'oggi sarebbe dodici gli articoli e 45 le voci contenute all'interno di questo documento che comprende proposte in parte insolite e rivoluzionarie. Il tutto sarà presentato lunedì 20 febbraio ai club e il martedì successivo in Federcalcio.

All'interno delle 20 pagine prodotte si parla anche di "salary cap". Un concetto sconosciuto fino a questo momento all'Italia ma che in Spagna è diventato una sorta di modello guida per tutti gli altri paesi. Un misura che tende ad evitare stipendi sproporzionati rispetto al reale fatturato dei club e che si propone di stabilizzare i bilanci prima di dare il via ai nuovi acquisti. Importanti novità anche per quanto concerne il VAR. Da questo punto di vista si chiede l'introduzione della Challenge, ovvero la possibilità di richiedere direttamente l'intervento della tecnologia una o due volte a partita per ogni squadra.

Il VAR a chiamata è una proposta fortemente voluta dai club di Serie A.
Il VAR a chiamata è una proposta fortemente voluta dai club di Serie A.

Questa opzione è stata ampiamente discussa ultimamente in Serie A dal presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, nel corso dello sfogo post derby contro il Napoli perso dai granata 2-1. Oltre al VAR a chiamata l'altro punto che porterà avanti la Serie A sarà quello dell’adozione di contratti di otto anni per i calciatori, seguendo l’esempio della Premier League sfondando così il muro dei cinque imposto fino a questo momento al calcio italiano. Tra le proposte anche quella di un abbassamento automatico del 30% degli stipendi dei giocatori per le squadre retrocesse e la riduzione del numero dei club in Serie C con l'inserimento di criteri più selettive per presentare l'iscrizione.

Ma non è tutto. Viene proposto inoltre anche un sistema di arbitri professionisti da inserire nel campionato di Serie A e indipendenti dalla FIGC. La rivoluzione più stravagante riguarda poi la Coppa Italia che sarebbe fortemente ridotta facendo disputare partite che valgono sia per la stessa coppa che per il campionato con la qualificazione automatica a coppe europee non solo della squadra vincitrice del titolo ma anche dell'altra finalista. A UEFA e FIFA verrà poi sottoposto il dossier anche per chiedere una forte modifica dei calendari attualmente fitti d'impegni.

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