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Le pagelle di Napoli-Barcellona 1-1: Manolas e Mertens i migliori al San Paolo

Al ‘San Paolo’ finisce 1-1 fra Napoli e Barcellona. L’andata degli ottavi di finale di Champions League è stata decisa dalla reti di Mertens (tra i migliori in campo) nel primo tempo e Griezmann nella ripresa. Oltre al belga, fra gli azzurri, buona anche la gara di Fabian Ruiz. Le noti dolenti arrivano invece da Mario Rui da una parte e Rakitic dall’altra.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Napoli si illude nel primo tempo, per poi ridimensionare i suoi primi 45′ da sogno contro il Barcellona. Finisce 1-1 al ‘San Paolo' fra azzurri e catalani. Mertens ha illuso la squadra di Gattuso che nella prima fase del match aveva messo completamente alle corde i ragazzi di Setien. Poi nella ripresa il gol di Griezmann fa tornare sulla terra ferma gli azzurri che devono accontentarsi di un pari che in vista del ritorno, non è proprio il risultato migliore (anche se Setien dovrà fare a meno di Vidal e Busquets squalificati). Mertens, prima dell'uscita per infortunio, è stato fra i migliori in campo del Napoli, al pari di Fabian Ruiz. Messi è stato invece illuminante per il Barcellona, ma solo a tratti, Griezmann gioca invece una partita a due facce. Le noti dolenti arrivano da Mario Rui da una parte e Rakitic dall'altra. Poco brillante al ‘San Paolo' anche Diego Demme.

I voti del big match del ‘San Paolo’

NAPOLI (4-3-3): Ospina 6; Di Lorenzo 6, Manolas 6,5, Maksimovic 6, Mario Rui 5; Fabian Ruiz 6,5, Demme 5,5 (80′ Allan 6), Zielinski 6,5; Callejon 6 (73′ Politano 6), Mertens 7 (54′ Milik 6), Insigne 6,5. All. Gattuso

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen 6; Semedo 6, Piquè 6 (90′ Lenglet sv), Umtiti 5,5, Firpo 5,5; Rakitic 6 (55′ Arthur 6,5), Busquets 6, De Jong 5,5; Messi 6, Griezmann 6 (87′ Ansu Fati sv), Vidal 6,5. All. Setien

Mertens illuminante: fa 121 col Napoli. Firpo, che pasticcio

Ben 121 gol con la maglia del Napoli e la voglia di continuare a regalare perle a quei tifosi azzurri che hanno da sempre adorato il suo modo di giocare e..anche di esultare. Il suo gol, quello che ha sbloccato la gara, è la tipica rete ‘alla Ciro’, alla Mertens, quelle che hanno fatto impazzire il ‘San Paolo’ fin dal primo giorno in cui ha vestito la maglia partenopea. Destro a giro sul secondo palo e Ter Stegen immobile. Precisione e forza che non hanno lasciato scampo anche al povero Junior Firpo, che ha svirgolato l’intervento consentendo a Zielinski poi, di servire lo stesso Mertens. Il terzino sinistro del Barcellona è stato più volte pericoloso in fase offensiva, ma non sempre si guardava le spalle andando a dare una mano alla difesa. Al contrario del belga, che pur restando sempre l’unico uomo alto del Napoli quando gli azzurri si abbassavano per difendere in massa, a tratti ha anche chiuso sul portatore di palla blaugrana (spesso Messi). Davvero sontuosa la sua partita, peccato per il brutto fallo di Busquets nella ripresa che ne ha causato l'uscita prematura dal campo del belga.

Griezmann a due facce: in difficoltà con Manolas, poi decisivo. Mario Rui si perde nella ripresa

Chi invece nella ripresa ha cambiato radicalmente la sua gara, è stato sicuramente Antoine Griezmann. Un autentico fantasma nei primi 45′, chiuso perfettamente da un Kostas Manolas a tratti sontuoso, l'ex Atletico Madrid si è riscattato nella ripresa. Non che abbia creato particolari pericoli alla retroguardia azzurra, ma nel momento decisivo, proprio come fanno i grandi giocatori, il campione del mondo francese è riuscito ad andare in gol sfruttando al meglio un assist di Semedo. Ma se dovessimo giudicare nel complesso la sua partita, potremmo sicuramente non andare oltre una valutazione del 6. Di contro possiamo dire che nonostante alcune sbavature di troppo nel primo tempo, Mario Rui non stava facendo male, fin quando nella ripresa, proprio in occasione del gol, si è fatto infilare dal filtrante di Busquets. Motivo di bocciatura? Niente affatto, ma dopo l'1-1, il portoghese è stato sempre nervoso e impreciso negli interventi che spesso hanno provocato dei contropiede pericolosi per il Barcellona. Sarebbe bastata un pò di attenzione per evitare il ritorno del Barcellona nella ripresa.

Demme a tratti impreciso. Messi e Busquets sono stati il valore aggiunto

Nel primo tempo del Napoli era davvero difficile trovare un giocatore che stesse giocando male fra gli uomini di Gattuso. Forse però, ai più attenti, non sono sfuggite le diverse palle perse da Diego Demme, soprattutto in fase di disimpegno. Troppo frenetico, frettoloso e a tratti indeciso sul da farsi, l'ex Lipsia ha giocato una partita a momenti positivi, ma per lunghi periodi davvero al di sotto delle sue possibilità. La difficoltà maggiore è stata forse quella di aver sofferto troppo, lì nel mezzo, le tante giocate di Busquets (decisivo nell'1-1) e soprattutto di Leo Messi quando l'argentino si abbassava per impostare l'azione blaugrana. Giusta la sostituzione di Demme nella ripresa con Allan che ha dato sicuramente più rapidità nella fase di disimpegno. Da specificare che comunque però, per Demme, non si tratta di una bocciatura, ma solo di una gara storta comprensibile contro una squadra veloce e tecnica come il Barcellona.

I numeri di Demme in partita (SofaScore)
I numeri di Demme in partita (SofaScore)

Fabian nel vivo del gioco, vince il confronto a distanza con Rakitic

Il gol a Brescia, preceduto dall’ottima prestazione contro il Cagliari, ha davvero rivitalizzato Fabian Ruiz che dopo una prima parte di stagione davvero in sordina, nel 2020 ha dato una sterzata alla sua annata. E l’ha dimostrato anche questa sera. Solo a fiammate abbiamo infatti visto Zielinski (comunque positivo) e Demme, ma Fabian è stato sicuramente il centrocampista più nel vivo del gioco della squadra azzurra. Un collante fra difesa e attacco, bravo a ricucire gli spazi, pochi, lasciati vuoti e capace soprattutto di arrivare sempre per primo sulle seconde palle. Un giocatore ritrovato che ha vinto il duello a distanza con Rakitic. Il croato, mezzala che tutti gli allenatori vorrebbero avere, si è forse spesso perso nella pressione del Napoli, non riuscendo quasi mai a fare densità in fase offensiva, ovvero la caratteristica che da sempre lo rende uno dei centrocampisti migliori d'Europa. Setien capisce subito che aveva bisogno di un cambio passo nella ripresa e la sostituzione con Arthur (entrato benissimo) è sembrata la soluzione migliore.

La densità di palloni giocati da Fabian (in rosso) e da Rakitic (in blu) nel corso della gara (Whoscored)
La densità di palloni giocati da Fabian (in rosso) e da Rakitic (in blu) nel corso della gara (Whoscored)
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