Le pagelle di Inter-Milan 4-2: Ibra show non basta. De Vrij e Lukaku ribaltano il derby
De Vrij è l'uomo derby. Il 4-2 dell'Inter sul Milan porta la firma finale del difensore olandese che decide una gara folle rimontata dai nerazzurri nella ripresa dopo essere stati sotto di due gol. Ibrahimovic vale tutto il Milan ed è stato fra i migliori nella squadra di Pioli per impegno, caparbietà e determinazione. Nell'Inter solo Candreva esce un pò dal gioco (nonostante un assist) ma per il resto Brozovic e Vecino sono le armi in più di Conte con Eriksen, entrato nella ripresa, bravo a non far rimpiangere l'ottimo secondo tempo di Sanchez e capace di mettere in condizione anche Lukaku di andare in gol. Kessié si addormenta nella ripresa, Rebic bene a metà, ma resta una grande sorpresa per la seconda parte di stagione del Milan. Ibrahimovic però, nonostante la sconfitta, fa ancora una volta la differenza e diventa il marcatore più anziano nella storia del derby.
Le pagelle del derby del ‘Meazza’
INTER (3-5-2): Padelli 5; Godin 5, De Vrij 6,5, Skriniar 6; Candreva 6 (80′ Moses 6,5), Vecino 7, Brozovic 6,5, Barella 5,5, Young 6 (95′ Biraghi sv); Sanchez 6,5 (72′ Eriksen 7), Lukaku 6,5. All. Conte
MILAN (4-4-1-1): Donnarumma 5,5; Conti 5, Kjaer 5,5, Romagnoli 6,5, Hernandez 6,5; Castillejo 6 (80′ Leao sv), Kessié 5,5 (81′ Paquetà sv), Bennacer 5,5, Rebic 6,5 (84′ Bonaventura sv); Calhanoglu 6; Ibrahimovic 7. All. Pioli
De Vrij decide il derby. Lukaku e Sanchez (poi sostituito) bene nella ripresa. Conti spaesato
L'ha deciso De Vrij il derby di Milano. Il difensore dell'Inter, anche dopo il primo tempo, terminato 2-0 in favore del Milan, era stato uno dei più positivi fra le fila dell'Inter. Il centrale olandese non ha mai perso la calma e nella ripresa ha preso le misure giuste per annullare completamente Calhanoglu (arma in più nei primi 45′) e far quadrare i movimenti di tutta la difesa nerazzurra. Il colpo di testa vincente, arrivato sull'assist di Candreva da calcio d'angolo, è stata la ciliegina sulla torta di una gara perfetta dell'ex Lazio. Così come Alexis Sanchez che come tutta quanta l'Inter, si è ripreso nel secondo tempo, mettendo prima a segno l'assist vincente per il 2-2 di Vecino per poi fare il torello impazzito davanti alla difesa del Milan, facendo perdere la bussola a Conti, il rossonero forse più in difficoltà nell'arco dei 90′. La sostituzione non è stata un demerito, ma un ricambio tattico di Conte che con Eriksen ha voluto dare più equilibrio al reparto offensivo dopo aver segnato il gol del 3-2 che ha portato anche Lukaku a realizzare l'ennesimo gol (il quarto) dopo una gara comunque complicata, sempre braccato da un Romagnoli molto positivo.
Rebic fra i più positivi del Milan (con Hernandez). Candreva bene a metà
La sua è stata la prima marcatura, il gol che ha aperto il derby di Milano dirottandolo inizialmente verso i rossoneri. La rete, arrivata grazie ad un assist da sogno di Ibrahimovic è stata la ciliegina sulla torta di una gara giocata alla perfezione da Rebic. Specie nel primo tempo, a dir poco perfetto, che ha messo in netta difficoltà un Candreva sorpreso dal raddoppio in fase offensiva del croato e di Hernandez che lungo l’out sinistro è stato a dir poco devastante. C’ha messo un girone l’ex Eintracht per farsi notare e adesso è diventato un autentico acquisto di lusso per il Milan che si coccola un giocatore ritornato ai livelli del Mondiale russo. Di contro, il numero #87 dell’Inter è stato praticamente annullato nel primo tempo, salvo poi riprendersi solo nella ripresa ma in minima parte, con un assist da calcio d'angolo risultato poi decisivo per il gol di De Vrij.
Brozovic e Vecino fanno gli attaccanti aggiunti. Bennacer e Kessié si addormentano nei secondi 45′
Già, perché nella ripresa Conte, visto il blocco di Romagnoli su Lukaku, incapace di scrollarsi di dosso la marcatura del capitano rossonero, ha virato tutto il gioco sugli inserimenti dei centrocampisti. Ed ecco perché, in pochi minuti, Brozovic ha fatto gol riaprendo ufficialmente il derby, definitivamente pareggiato poi da Vecino. Infatti proprio i due interni nerazzurri, con l'uruguaiano che ha fatto da trequartista nella ripresa, sono stati decisivi. Nello specifico, il croato ha avuto il merito di abbinare alla densità in fase offensiva anche quella in fase di contenimento, spegnendo Bennacer che nella prima mezz'ora di gioco aveva dato ordine e cambio passo al Milan. Stesso discorso per Vecino che da attaccante aggiunto ha creato un pericolo in più per la difesa rossonera costringendo Kessié a tornare evitando gli affondi che hanno caratterizzato il gioco del Milan nei primi 45′. Nella ripresa infatti l'ivoriano ha faticato molto a ritrovare quella lucidità necessaria per guadagnare punti importanti.
Ibrahimovic fa comunque la differenza: gol e assist. Godin da incubo
Prima l’assist per Rebic, poi il gol allo scadere del primo tempo, per poi ripetersi nella ripresa con la solita personalità che è bastata (al netto di una condizione fisica visibilmente precaria) a fare la differenza. Zlatan is back, davvero, perché è diventato l’uomo in più dei rossoneri e questa sera ha nuovamente dimostrato di essere un campione. Praticamente da fermo, Ibrahimovic ha dettato i passaggi ai compagni manovrando come un videogioco le gambe di Calhanoglu e di Castillejo (uno dei tanti altri positivi nel Milan). Ha messo completamente a disagio Godin che non c’ha capito nulla per un intero primo tempo per poi prendere le misure solo nella ripresa, ma in minima parte.