Le pagelle di Cagliari-Lazio 1-2: Cholito è inarrestabile, Luis Alberto e Caicedo di più
Simeone fa impazzire la ‘Sardegna Arena’ e si merita un voto altissimo all’interno della gara. Merito della rete che apre lo scontro Champions già all’8’ del primo tempo ma anche di una partita, gol a parte, al completo servizio della squadra. Una squadra sostenuta al meglio dalla mente in regia Cigarini e da un Nainggolan, a tratti, straripante. Per la Lazio, che arriva spesso nei pressi della trequarti avversaria, troppo poco da Luis Alberto, involuto rispetto alla prestazione contro la Juventus, prima della giocata vincente al 93’ che apre la rimonta biancoceleste. Folle, pazza, imprevedibile. Completata, allo scadere e oltre (sette i minuti di recupero concessi da Mariani) da Caicedo che in mischia spariglia il match, inguaia i sardi e diventa Mvp della gara. Qui, al termine di un pirotecnico monday night, le pagelle di Cagliari e Lazio.
I voti di Cagliari-Lazio
Cagliari (4-3-2-1) #1 Rafael 6; #12 Cacciatore 6, #19 Pisacane 6, #15 Klavan 6, #22 Lykogiannis 5.5; #18 Nandez 6-, #8 Cigarini 6.5 (Dal 80’ Oliva s.v.), #21 Ionita 6 (Dal 83’ Faragò 5); #4 Nainggolan 6.5, #10 Joao Pedro 6+; #99 Simeone 7.5. A disposizione: #20 Aresti, #34 Ciocci; #2 Pinna, #3 Mattiello, #33 Pellegrini, #40 Walukiewicz, #24 Faragò; #17 Oliva, #27 Deiola; #26 Ragatzu, #9 Cerri. Allenatore Rolando Maran 6+
Lazio (3-5-2) #1 Strakosha 6.5; #3 Luiz Felipe 6-, #33 Acerbi 6.5, #26 Radu 5.5 (Dal 80 Caicedo 7+); #29 Lazzari 6+, #21 Milinkovic-Savic 6+, #6 Lucas Leiva 6+ (Dal 64’ Cataldi 6), #10 Luis Alberto 7, #19 Lulic 5.5 (Dal 56’ Jony 6.5); #11 Correa 6-, #17 Immobile 5.5. A disposizione: #24 Proto, #23 Guerrieri; # Patric, #15 Bastos; #16 Parolo, #32 Cataldi, #7 Berisha, #77 Marusic; #22 Jony, #20 Caicedo, #34 Adekanye, #28 Anderson. Allenatore Simone Inzaghi 7
Polveri bagnate per Immobile, Correa a corrente alternata. Ma ci pensa Caicedo
La difesa del Cagliari, concentrata e attenta con Pisacane e Klavan sempre guardinghi e vigili, riesce a fermare il treno Immobile che, dopo la sfida dell’Olimpico con la Juve, fa segnare la seconda gara di fila senza andare in gol. Una autentica notizia visto l’inizio di stagione di Ciro ma anche la grande mole di gioco prodotta, soprattutto nel secondo tempo, dagli ospiti, Con Immobile pericoloso in più occasioni ma sfortunato o ben bloccato, nel momento di concludere. Correa, suo compagno di reparto, si accende a sprazzi ma quando lo fa diventa sontuoso pur non trovando, almeno stasera, l’intuizione vincente. Che poi giunge dalla testa del re Mida Caicedo che al 97, di testa/spalla, schiaccia in porta alle spalle di Rafael per la firma dell’1-2, per l’incredibile rimonta finale.
Simeone beffa Radu, gol di rapina per il Cholito
Otto giri di orologio e Simeone, il Cholito, si guadagna un voto altissimo all’interno di questo monday night. E lo fa come al solito col suo marchio di fabbrica: la garra. Ereditaria s’intende. L’argentino si butta in area su un fallo laterale per i suoi a inizio partita, sprinta al centro e con un tiro mancino di controbalzo beffa in serie Radu e Strakosha. Col primo, nell’occasione, un po’ lento nel leggere la giocata dell’attaccante sardo e dunque incapace di intercettarne la foga. Ma Simeone non si limita a segnare il suo quinto sigillo in campionato, Simeone fa a sportellate con tutti, fa reparto da solo, lotta su ogni pallone e propizia alcune azioni di rimessa per i suoi compagni. Insomma, se la gioca alla grande riversando sul terreno di gioco ogni stilla di energia pur sbagliando, come nella ripresa, per via di una scarsa lucidità, al 73’, una occasione assolutamente alla sua portata.
Poco Luis Alberto, bene le coperture preventive del Cagliari. Fino al 93’
La Lazio gioca bene, arriva spesso nei pressi della trequarti avversaria ma manca proprio nell’ultimo guizzo, nel passaggio decisivo. Dove in questo campionato eccelle Luis Alberto. Re degli assist e fine dicitore come pochi. Eppure, nella serata sarda, lo spagnolo si scopre umano cancellando l’ottima prova individuale messa a referto con la Juventus nascondendosi sotto le foglie del match e incidendo poco contro una mediana, quella cagliaritana, molto ma molto rognosa. Si innervosisce presto nel primo tempo, con un giallo per proteste, e finisce poi per spegnersi cedendo lo scettro dell’imprevedibilità biancoceleste agli intermittenti Correa e Milinkovic–Savic. Fino al minuto 93’, fino alla rete, da infortunato per un problema muscolare, che lo riabilita e premia lo sforzo dei suoi capaci di fare la partita per tutto il corso della ripresa. Luis Alberto, come la sua Lazio, tiene duro e non muore mai.
Cigarini regala geometrie, Nainggolan corsa. Leiva prova a limitare i danni
Il Cagliari funziona. Al di là del risultato finale. E lo dimostra la prestazione della sua mediana con Cigarini motore mobile e mente pensante della mediana dei padroni di casa. Una mediana muscolare ma anche capace di sviluppare calcio con l’ex Parma diligente nello smistare la sfera e illuminante nella semplicità dei suoi gesti. Ma se Cigarini regala geometrie, Nainggolan spostato più avanti pressa, domina fisicamente, si propone in più occasioni e fa soffrire i rispettivi avversari. Con Leiva dall’altra parte, che prova a reggere il confronto in playmaking rivelandosi abbastanza lucido nonostante la pressione dei ragazzi di Maran e pure pericoloso in avanti. Come al 57’ quando su corner sfiora il punto dell’1-1. Nella ripresa, il Ninja, come la sua squadra, cala lasciando campo agli avversari che, poi, fortissimi mentalmente agguantano il successo finale.
Milinkovic-Savic cresce nella ripresa, Ionita soffre nella ripresa
Il Cagliari nel primo tempo spende tanto, forse troppo. Nella ripresa, la Lazio mette insieme un’altra storia. Almeno, sul piano del comando delle operazioni che passa dai sardi ai biancocelesti. Di pari passo però, col migliore rendimento di Milinkovic–Savic che, spostato più avanti da inzaghi, sale di colpi, innesta le marce alte e comincia a macinare gioco. Spesso però, badando più alla forma che alla sostanza con qualche arpeggio di troppo nei pressi della metà campo avversaria. Ionita, suo dirimpettaio, e subito ammonito nel secondo tempo, prova a controllarlo come può prima di uscire per Faragò che nei pochi minuti in campo, prima si divora il contropiede del potenziale 2-0 e poi in maniera sfortunata entra nel pari biancoceleste appoggiando involontariamente la sfera per il gol di Luis Alberto.