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Le lacrime disperate di Marco Verratti, l’unico azzurro degno dei Mondiali contro la Macedonia

Marco Verratti migliore in campo nello spareggio per i Mondiali perso dall’Italia contro la Macedonia, costato la qualificazione, è apparso inconsolabile dopo il fischio finale.
A cura di Marco Beltrami
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Al 92′ di Italia-Macedonia, il gol di Trajkovski ha fatto cadere il mondo addosso agli azzurri e ai tifosi. La Nazionale per la seconda volta consecutiva fallisce ai playoff e dunque perde la chance di disputare la fase finale dei Mondiali in Qatar. Una delusione enorme per i calciatori che non sono riusciti a segnare contro una formazione sulla carta nettamente inferiore. L'immagine che può fotografare al meglio lo stato d'animo del gruppo di Roberto Mancini, che non ha sciolto i dubbi sul suo futuro, è quella di Marco Verratti inconsolabile dopo il fischio finale.

Il centrocampista del PSG è stato senza dubbio il miglior campo dell'Italia nella disastrosa partita contro la Macedonia. Quantità e qualità per Marco Verratti che per larghi tratti del match ha cantato e portato la croce, provando ad innescare senza fortuna anche i calciatori offensivi azzurri che invece hanno vissuto una serata no. Commovente la prova del 29enne che spesso e volentieri si è ritrovato a fare i conti con marcature triplicate da parte degli avversari, ma ha provato fino alla fine a trovare il pertugio giusto per mettere i compagni nelle condizioni favorevoli per rendersi pericolosi.

Verratti sconsolato dopo il gol della Macedonia
Verratti sconsolato dopo il gol della Macedonia

Subito dopo il fischio finale, l'ex Pescara è rimasto inizialmente impietrito e quasi incredulo, commuovendosi in mezzo al campo. Prima si è steso a terra in lacrime, e poi si è seduto in panchina dove è rimasto per diversi minuti con le mani sul viso. Fa male per il faro del centrocampo dell'Italia rinunciare ai Mondiali, proprio lui che alla luce della prestazione di stasera (e non solo) forse lo avrebbe meritato più di tutti.

E ai microfoni della Rai, Verratti ha provato a spiegare tutta la sua delusione: "È duro capire anche quello che sento dentro, perché è una delusione grande. Penso che è una partita che abbiamo dominato, che dovevamo vincere, che avevamo l’obbligo di vincere e non c’è altro da dire. Bisogna far gol, bisogna chiuderla subito perché eravamo superiori e non si può arrivare alla fine perché il calcio è così, poi basta una palla metà e metà per cambiare tutto. Quel gol è stato l’incubo più grande, eravamo superiori e potevamo fare meglio. Ci è mancato il gol, l’ultimo passaggio. Era fondamentale essere cinici e spietati, loro ci sono riusciti e noi no. Difficile spiegarlo".

E Verratti ha parlato anche dello stato d'animo dello spogliatoio, con i calciatori azzurri affranti: "Nello spogliatoio è stato triste perché avevamo le carte in regola per giocarcela ai Mondiali. Abbiamo dimostrato di essere forti. Ora siamo qui a parlare di un disastro, dalle stelle alle stalle. Quando mi guardo intorno vedo tanti compagni con cui abbiamo condiviso tanti momenti diversi, con la felicità più grande che è arrivata quest’estate. Rimarrò fiero dei miei compagni perché la prestazione non è mancata. C’è stata un po’ di sfiga".

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