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Le immagini che contraddicono Bonucci sull’addio alla Juve: quello non era un semplice saluto

Leonardo Bonucci aveva forse avuto il sentore di dover lasciare la Juventus già al termine della passata stagione ancor prima della visita di Manna e Giuntoli. Le immagini dell’ultima gara contro l’Udinese mostrano quello che di fatto non era un semplice saluto con i compagni.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Leonardo Bonucci e la Juventus è una storia che farà discutere ancora per molto tempo. Il difensore ha fatto causa al club bianconero che da luglio scorso l'aveva messo fuori rosa tra i giocatori in esubero. Scaricato e "umiliato" come da lui stesso ammesso nel corso dell'intervista rilasciata oggi a Sportmediaset, dalla visita a casa sua da parte di Giovanni Manna e Cristiano Giuntoli che di fatto gli annunciavano la decisione della società che non avrebbe più fatto parte della rosa della Juventus. Bonucci nega però di aver ricevuto dalla società questa comunicazione già nel corso della scorsa stagione. "Mi avevano messo a conoscenza della situazione a ottobre dello scorso anno – ha spiegato Bonucci – Non c'è cosa meno vera rispetto a questa poiché proprio a ottobre dello scorso anno mi è stato fatto il rinnovo fino alla stagione 2023/2024 e siamo andati avanti insieme per continuare. Penso che la Juve avesse capito l'importanza del sottoscritto e di avermi nello spogliatoio a ottobre 2022″.

Bonucci ha dunque negato di essere stato avvisato dal club nel corso del campionato scorso anche se alcune immagini relative all'ultimo match della passata stagione in casa dell'Udinese smentiscono in un certo senso la sua versione. Bonucci viene sostituito al minuto 93, praticamente a meno di un minuto dal termine dei 4 di recupero. Allegri sembra avergli concesso una sorta di passerella e il giocatore viene abbracciato calorosamente da tutti i compagni: da Szczesny a Locatelli passando per Chiesa. Tutti hanno stretto il proprio capitano lasciandolo sul campo per riservargli un saluto caloroso, a dir poco normale. Lui stesso sembrava in lacrime prima di lasciare il posto a Rugani entrato poi al suo posto. Immagini che stonano un po' con tutto ciò che ha dichiarato il giocatore a Mediaset in questa intervista che di fatto sottolineava proprio come Bonucci non avesse ricevuto alcuna comunicazione dalla Juventus in merito alla sua esclusione dalla rosa per la stagione 2023/2024. La sensazione è forse Bonucci dentro di sé sapesse che qualcosa stava cambiando e forse nemmeno lui voleva crederci.

L'ultima partita ufficiale giocata da Bonucci con la maglia della Juventus.
L'ultima partita ufficiale giocata da Bonucci con la maglia della Juventus.

"Ho sentito l'allenatore dire che ero stato messo a conoscenza di nuovo a febbraio del 2023 che non avrei più fatto parte della Juveha detto Bonucci nell'intervista in riferimento sempre alla questione relativa alla comunicazione che non avrebbe ricevuto nella passata stagione circa un suo addio anticipato dalla Juve – Non è vero perché non ho avuto nessun colloquio con la società in quella data né in quella data con l'allenatore che mi aveva convocato nel suo ufficio a fine marzo prima della gara col Friburgo, dove pensavo di giocare, in cui lui mi comunicava che a suo modo di vedere avrei dovuto smettere a giugno 2023 anticipando i tempi per fare l'allenatore". Bonucci in quel caso ha detto di aver risposto educatamente che rispettava la sua considerazione ma che voleva andare avanti ancora per un anno per arrivare almeno fino all'Europeo 2024.

"L'unico colloquio con la società è stata a fine maggio del 2023 dopo la partita col Milan in casa, quindi l'ultima occasione qualora mi fosse stata data la possibilità di salutare i tifosi, in cui mi hanno invece comunicato che nella stagione 2023/2024 avevano intenzione di far giocare Gatti, Bremer, Danilo e un giovane della Next Gen diventando la quinta/sesta scelta in difesa e una chioccia per gli altri. Accettai senza volere creare problemi. In fin dei conti, sarebbe stato come la stagione scorsa". Tutto è poi crollato in estate con la visita a sorpresa della dirigenza bianconera: "Da maggio al 13 luglio non ho più sentito né società né allenatore iniziando ad annusare qualcosa dai giornali finché Manna e Giuntoli mi hanno comunicato, venendo a casa mia, che non avrei più fatto parte della rosa della Juventus e che la mia presenza in campo avrebbe ostacolato la crescita della squadra. Questa è stata un'umiliazione…"

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