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Diego Armando Maradona morto a 60 anni

Le foto di Maradona morto dentro casa vendute ai giornali

In Argentina temono che altre foto di Maradona morto siano state vendute ai giornali. Immagini che sarebbero state scattate nella casa dell’ex Pibe de Oro, poco dopo il suo decesso e prima che arrivassero le ambulanze. È l’ennesimo sfregio alla memoria del campione dopo gli scatti divenuti virali dell’impiegato delle pompe funebri che preparava il feretro e la salma per la camera ardente.
A cura di Maurizio De Santis
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Un atto di sciacallaggio. Scattare fotografie al cadavere di Maradona e poi venderle al migliore offerente. Molto peggio del selfie condiviso sui social network, scattato dall'impiegato delle pompe funebri (poi licenziato) che mostra il pollice verso l'alto mentre prepara il feretro e la salma. È successo anche questo nelle ultime ore caratterizzate dal dolore e dalla commozione che hanno accompagnato il lungo addio all'ex campione dalla Casa Rosada fino al cimitero di Jardin Bella Vista. L'ex Pibe è stato seppellito lì accanto ai genitori perché possa riposare finalmente in pace ma c'è chi, invece, non ha alcun rispetto della sua memoria. Perché anche da morto D10s può valere oro nel tentativo di sfruttarne la popolarità e spolparlo fino all'osso, anche nel giorno più triste.

Le foto scattate al cadavere di Maradona dentro casa

La preoccupazione maggiore adesso è legata alla consapevolezza che non è stato possibile controllare tutti i telefoni cellulari che gli avventori presenti nella casa di Maradona, né sorvegliarli abbastanza. Tra le voci più insistenti – rilanciata dal giornalista Jorge Rial – ce n'è una che fa riferimento a una presunta trattativa con alcuni giornali inglesi per cedere a cifre importanti le immagini del ‘corpo ancora caldo', del Maradona cadavere adagiato nel letto dove invano avevano cercato di rianimarlo.

Due cellulari sfuggiti alla sorveglianza

"Ci sono due cellulari che sono sfuggiti alla soveglianza". Chi possa essere stato ad aver compiuto un'azione del genere non è dato saperlo. Difficile risalire a chi ha scattato quelle foto ma in quella mezzora, compresa tra la chiamata e l'arrivo delle ambulanze, può essere accaduto di tutto. Ecco perché le figlie e la prima moglie, Claudia Villafañe, temevano che potessero filtrare all'esterno e divenire virale perfino il momento in cui veniva effettuata l'autopsia.

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L'avvocato di Diego: Sciacalli, pagherete per questa vigliaccata

"Io sono al mia colpa e non posso rimediare", è stata una delle frasi del Diez che meglio hanno raccontato e descritto quale fosse il peso che ha sempre portato su di sé, quanto fosse difficile (anche per lui che era un dio in terra) reggere a una pressione del genere. È il prezzo che ha sempre pagato, fino in fondo, mettendoci la faccia e rischiando la vita almeno fino a quando il suo cuore ha retto.

L'avvocato di Diego, Matías Morla, ha pubblicato un messaggio su Twitter durissimo, dettato dal dolore e dalla rabbia per tanto cinismo mostrato dagli autori di quel gesto. "Data la viralizzazione di un'immagine di Diego sul letto di morte, mi occuperò personalmente di trovare il mascalzone che ha scattato quella fotografia. Tutti i responsabili di un simile atto di vigliaccheria pagheranno".

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