Le due persone e i 900 milioni di buoni motivi per cui Guardiola ha tutto al Manchester City

"Ho tutto ciò che potrei desiderare per fare bene il mio lavoro". Pep Guardiola ha commentato così la decisione del Manchester City di rinnovare fino al 2023 il suo contratto con i Citizens. Un prolungamento dell'accordo arrivato al termine di una trattativa che fino a qualche settimana sembrava non potesse più definirsi. Complice l'ennesima sconfitta in Champions League e un inizio in Premier tra i suoi peggiori in Inghilterra e in generale nella sua carriera, Guardiola ha invece spiazzato ancora una volta tutti. Un discorso che non poteva essere interrotto, specie in virtù dell'enorme fiducia che nutre la società inglese nei suoi confronti e che da sempre gli ha affidato in mano le chiavi del club.

Ampio margine d'azione su ogni fronte, dal settore giovanile al mercato in cui, con la complicità del direttore sportivo Txiki Begiristain e dell'amministratore Ferran Soriano, che conosce sin dai tempi del Barcellona, Guardiola agisce con pieni poteri, con un budget a disposizione ben preciso e con la consapevolezza di avere carta bianca dalla società. "Sono onorato della fiducia che hanno dimostrato in me per continuare per altri due anni dopo questa stagione". Questo il commento di Guardiola che ha ancora una volta sottolineato come questo aspetto della libertà d'azione su diversi fronti, sia fondamentale nella sua gestione da manager 2.0, a tutto tondo, in grado di ricoprire più ruoli in questo City. “Avere quel tipo di supporto – ha detto Guardiola a margine del suo rinnovo – è la cosa migliore che un manager possa avere". 

Guardiola e la sua libertà d'azione al Manchester City

Lo scorso anno, Pep Guardiola, nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano catalano "Ara", parlò proprio dell'importanza di avere qualsiasi cosa desiderasse nel Manchester City: “Qui ho tutto quello di cui ho bisogno". Una frase ripetuta anche a margine del suo ultimissimo rinnovo in cui Guardiola ha ribadito l'importanza dello stesso Txiki: "È la persona più importante della mia carriera – disse Pep – si è fidato di me anche quando non ero nessuno". Ma non solo, Guardiola ha anche la fiducia totale dell'amministratore, quel Ferran Soriano che gli ha sempre lasciato ampio margine di manovra, specie sul mercato. "In questo club ci sono solo 3-4 persone che hanno potere decisionale sull’area sportiva. Non ci sono 18 membri del consiglio”. Un mercato che gli ha consentito di poter scegliere, senza vincoli, ogni tipo di calciatore volesse e ritenesse congeniale al suo gioco. Le cifre totali spese sono enormi, ma confermano la grande fiducia dei Citzens nei suoi confronti.

Pep Guardiola è arrivato al Manchester City nel 2016 dopo tre stagioni al Bayern Monaco. In quattro anni alla guida del club ha vinto due Premier, tre Coppe di Lega, una Coppa d'Inghilterra e due Community Shield. In 233 partite ha vinto 168 partite, 30 i pareggi e 35 le sconfitte. Ma ciò che suscita maggiormente l'attenzione sull'operato di Guardiola e sulla sua completa libertà d'azione, è la cifra spesa sul mercato dalla stagione 2016/2017 a quella 2020/2021 che coincide con l'ultima finestra di trasferimenti. Guardiola ha comprato la bellezza di 39 giocatori in 5 stagioni per un totale di spesa poco meno inferiore ai 900 milioni di euro. Il calciatore più pagato è stato Ruben Dias con 68 milioni di euro, seguito da Mahrez con 67,8 e Laporte  e Cancelo con 65. Guardiola è diventato nel tempo un manager completo che ha trovato nel Manchester City la sua grande famiglia capace di valorizzare ogni sua idea e volontà.