Le difficoltà della Juve nel costruire gioco in un’immagine: all’estero lo chiamano #AllegriBall
La Juventus non è riuscita a portare via i tre punti da Genova e con una prestazione opaca è tornata a Torino con uno striminzito pareggio in casa della Sampdoria. La squadra bianconera non è riuscita a dare continuità alla vittoria all'esordio contro il Sassuolo e complici anche le tante assenze la Vecchia Signora si è presentata Marassi con una squadra molto rimaneggiata.
I ragazzi di Massimiliano Allegri in casa dei blucerchiati hanno mostrato due facce, come ha sottolineato lo stesso tecnico nel post-partita: se nella ripresa si sono mossi meglio cercando la verticalità, nella prima frazione di gioco sono stati evidenti le difficoltà nella costruzione della manovra. Nel mirino della critica è finito sempre lui, l'allenatore livornese, che nel commento dopo i 90′ non si è soffermato sulla poca produzione offensiva della sua squadra ma ha sottolineato come i bianconeri siano partiti meglio rispetto allo scorso anno perché non hanno preso gol nelle prime due uscite.
In riferimento alle occasioni da gol costruite dalla Juventus ci sono i numeri di Dusan Vlahovic, che dopo la doppietta all'esordio contro il Sassuolo non ha mai tirato nello specchio della porta e ha toccato 8 palloni in tutto il match. Non proprio una serata da ricordare.
Chiaramente le difficoltà nella zona gol della Juventus non sono tutte riconducibili a Vlahovic o alle tante assenze nel reparto offensivo, ma vanno ritrovate nelle difficoltà nella costruzione del gioco e di una manovra che apra a diverse opzioni di conclusione verso la porta avversaria.
A sottolineare questo aspetto è stato Matteo Bonetti, che commenta il calcio europeo per Paramount Plus e ha postato questa immagine sul suo profilo di Twitter dopo aver analizzato questa situazione in diretta tv. Il giornalista ha ribattezzato questa difficoltà #AllegriBall, con un evidente ironia nei confronti dell'allenatore della Juventus.
Nella foto postata si nota come non ci sia nessun calciatore in mezzo al campo che dia un opzione a chi porta la palla: per questo motivo spesso abbiamo assistito ad un lungo fraseggio tra Danilo, Bremer e Rugani e come ultima opzione c'era quella di un cambio gioco per tentare di sorprendere la difesa della Sampdoria.
Anche le zone in cui i calciatori della Juve hanno ricevuto il pallone (specchietto con le statistiche di @markstats pubblicato in precedenza) mettono in risalto anche la mancanza di personalità da parte di alcuni calciatori nell'andare a proporsi ai compagni e nel voler prendere in mano le redini del gioco. Ricezione e distribuzione sempre in sicurezza, mai un rischio o una giocata per tentare di rompere il pressing o la linea.
A prescindere dalle tante defezioni dovute agli infortuni, dalla Juventus ci si aspetta qualcosa in più sul piano della costruzione del gioco, delle occasioni e a livello tecnico: se contro il Sassuolo era arrivato il gol di Di Maria a ribaltare l'inerzia del match, a Genova i bianconeri hanno mostrato qualche difficoltà in più sia nella costruzione da dietro che nel trovare spazi in avanti.