Le critiche al corto muso fanno sorridere Allegri: “Ora parlano tutti”
Massimiliano Allegri ha ritrovato la serenità dopo la delusione cocente del ko interno della sua Juventus contro il Sassuolo. Il mister alla vigilia della trasferta di Verona in cui dovrà fare a meno di Federico Chiesa, è intervenuto ai microfoni di DAZN, affrontando numerosi temi. Non ha cambiato idea sulle gerarchie del campionato di Serie A il mister dei bianconeri, che vede sempre l'Inter favorita, anche se Milan e Napoli al momento "stanno facendo bene".
Quello che è certo è che il discorso Scudetto al momento non riguarda la sua squadra che dovrà concentrarsi prima sul match del Bentegodi e poi su quello contro lo Zenit in Champions che potrebbe permettere ai bianconeri di raggiungere il primo obiettivo stagionale: "Ora bisogna stare in silenzio, cercare di fare risultati migliori, migliorare alcune situazioni, gestire e capire i momenti della partita. L'umore? Noi siamo focalizzati su quello che stiamo facendo e su cosa c’è da migliorare. Bisogna avere rispetto del Verona e di tutti, poi martedì abbiamo il primo obiettivo da raggiungere, ovvero il superamento del turno in Champions che ci consentirebbe di avere più tempo per il campionato".
Dopo il ko del Sassuolo, anche Allegri è finito sulla graticola nonostante la difesa e il richiamo alla compattezza odierno di Agnelli nell'assemblea degli azionisti della Juventus. La filosofia del "corto muso" è diventata oggetto di discussioni e critiche per Max che non si scompone e la prende col sorriso: "Il calcio è bello perché dopo le partite parlano tutti. Nel calcio se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi… ditela voi la parola. Contro il Sassuolo abbiamo tirato tanto Il risultato condiziona i giudizi, ma io devo valutare le prestazioni. Fa tutto parte della vita. D'altronde non si può pensare che uno giovane possa avere l'esperienza di uno di 35 anni. Le malizie, la capacità di capire le partite è totalmente diversa. La Juve ha degli ottimi giocatori, e sono dispiaciuto per l’impegno che i ragazzi mettono in campo".
In conclusione Allegri si è soffermato, forse per l'ultima volta, sul caso Cristiano Ronaldo. Cosa pensa Max delle parole di Chiellini sull'addio tardivo del portoghese? Il mister toscano si conferma aziendalista: "Le parole di Giorgio su CR7? Chiellini ha parlato in maniera positiva di Cristiano che è stato un giocatore straordinario. Per me un onore allenare un campione come lui. È normale che il 28 agosto, a 3 giorni dalla fine del mercato, non avevi neanche altre possibilità… la società è stata brava a prendere Kean e sono contento. Se CR7 fosse andato un mese prima la società avrebbe avuto la possibilità di fare un mercato diverso".