Le condizioni di Olivera dopo l’infortunio: non si opera, tempi di recupero meno lunghi del previsto
Il sospiro di sollievo per il Napoli e i suoi tifosi è arrivato solo nella tarda notte. L'infortunio al ginocchio subito da Mathias Olivera (24 anni) in nazionale aveva fatto tremare il club che con l'ingaggio del terzino sinistro sudamericano – contestualmente all'addio a Faouzi Ghoulam – aveva finalmente colmato una lacuna lunga cinque anni. Da quando il difensore algerino s'è infortunato i partenopei, che forse confidavano nel suo recupero, non hanno mai trovato una soluzione alternativo che non fosse un rimedio interno… arrangiandosi con quel che c'era a disposizione.
Vedere il calciatore abbandonare in lacrime il campo, dopo averlo sentito urlare per il dolore, è stato durissimo. L'amichevole contro Panama sembrava scivolare via senza patemi né colpi di scena con il ‘Matador' Cavani che marmaldeggiava affondando i colpi in una difesa incapace di prendergli le contromisure poi è arrivato il fulmine a ciel sereno.
Quali sono le condizioni di Olivera? Qual è l'entità dell'infortunio? E, soprattutto, quali sono i tempi di recupero? Le parole del commissario tecnico, Diego Alonso, avevano smorzato la preoccupazione spiegando che il trauma subito non aveva provocato gravi conseguenze. L'esito degli esami diagnostici lo ha confermato e, in particolare, ha sgombrato il campo dal timore peggiore: che sarebbe stato costretto a sottoporsi a un'operazione. Non sarà necessario: l'ex Getafe ha riportato solo una distorsione del legamento interno senza alcun interessamento di menisco e crociato, dovrebbe ristabilirsi in venti giorni o al massimo entro un mese.
Scongiurato l'intervento chirurgico, che avrebbe inevitabilmente prolungato il periodo di riabilitazione, Olivera potrà essere regolarmente a disposizione di Spalletti a partire del 9 luglio, quando il Napoli sarà a Dimaro per la prima parte del pre-campionato. Il calciatore potrà così beneficiare di un periodo di riposo e, in seguito, si sottoporrà a un ciclo di fisioterapie. Al suo arrivo in Italia sarà nuovamente visitato con lo staff medico dei partenopei che ne valuterà le condizioni così da raccomandare l'eventuale gradualità nei carichi di lavoro previsti dagli allenamenti.