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Le condizioni del piede destro di Kvaratskhelia dopo Napoli-Como: la foto è impressionante

La denuncia arriva direttamente dalla Georgia, in occasione della convocazione del 77 azzurro in nazionale. L’immagine della caviglia spiega bene qual è il trattamento ricevuto dal giocatore.
A cura di Maurizio De Santis
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La foto dei piedi maltrattati e gonfi (impressionante quello destro, caviglia compresa) di Khvicha Kvaratskhelia è atto di denuncia, per le "attenzioni" riservate al calciatore georgiano dagli avversari, e al tempo stesso la spiegazione più emblematica di quanto il 77 possa soffrire in partita. Durante Napoli-Como s'è preso la solita razione di botte e quando in nazionale – in occasione della convocazione in Nations League per le sfide contro Ucraina e Albania – hanno dato un'occhiata a come era ridotto hanno strabuzzato gli occhi.

La foto impressionante del piede di Kvaratskhelia

È stato il giornalista Kakha Dgebuadze a condividere sui social quell'immagine di sportall.ge che fa un certo effetto e mostra le condizioni del giocatore che s'è aggregato alla sua selezione dopo l'ultima partita di campionato. Ce n'è abbastanza per chiedere una maggiore tutela da parte "degli arbitri italiani" e altrettanto rigore nei confronti degli avversari che picchiano e riescono farlo restando impuniti, approfittando della confusione delle mischie e della dinamica delle azioni che spesso sono impercettibili all'occhio umano.

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Al netto di tutte le attenuanti del caso, c'è un particolare che invita alla riflessione e in Georgia ne sono convinti: un direttore di gara, che è in campo, può discernere tra il caso del calciatore preso di mira sistematicamente (è il caso del 77 azzurro) e quanto rientra nel furore di uno sport fisico e di contatto.

Chi sono i calciatori che subiscono più falli in Serie A

A giudicare alle statistiche, Kvaratskhelia non è nemmeno il giocatore più "bersagliato" in Serie A. Nella speciale classifica dei falli subiti è 9°: ne ha ricevuti "solo" 15 (con una media di 2.57 a incontro), rispetto ad altri più martoriati. È il caso di Ndoye del Bologna (21), Maldini del Monza e Zaccagni della Lazio (20), Ricci del Torino e Strefezza del Como (18), Dorgu del Lecce (17), Bernabe del Parma (16) e infine Kvara insieme a Esposito dell'Empoli e Oristanio del Venezia (15).

Però, l'essenziale è invisibile agli occhi. Nel senso che il numero dei colpi incassati "ufficialmente" è poca roba rispetto a quanto accade veramente e non è rilevato dagli arbitri oppure non è ritenuto abbastanza grave da meritare un trattamento differente. Ironia della sorte, è lo stesso Kvara a rischiare provvedimenti disciplinari (ammonizione) per i nervi che saltano e lo scatto di nervi che scaturisce dalla sensazione ‘impunità nei suoi confronti.

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