Le chat contenute nel telefono di Tonali possono inguaiare sia lui che Florenzi: cosa hanno trovato

Mentre il ministro Abodi alza il volume della discussione, tirando in ballo Spalletti, la nazionale e quei giusti comportamenti che dovrebbero essere presupposto irrinunciabile per rappresentare il proprio Paese ("chi ha scommesso non può vestire la maglia della nazionale, è un pessimo esempio"), la vicenda delle scommesse illegali, che sul piano penale è ancora tutta da definire con i suoi esiti processuali, potrebbe riaprirsi – sia per Sandro Tonali che per Alessandro Florenzi – dal punto di vista sportivo, con scenari tali da poter portare alla squalifica (ulteriore per il primo, che nell'ottobre del 2023 ha già patteggiato uno stop di 10 mesi).
Cosa è stato trovato nel telefonino di Tonali: può inguaiare anche Florenzi
I fatti nuovi emersi dagli sviluppi dell'inchiesta milanese finiranno infatti sulla scrivania della Procura Federale di Giuseppe Chiné, e a quanto svela ‘Il Messaggero' potrebbero essere tali da inguaiare entrambi i calciatori, visto che dall'analisi forense del cellulare di Tonali emergono chat in cui il centrocampista del Newcastle si mostra a conoscenza delle scommesse fatte da Florenzi (soprannominato in queste conversazioni "Spizzi" o "Italia" o "Bello de nonna") sul Siviglia e "su diverse partite di calcio".

In un colpo solo, il nuovo fascicolo aperto da Chiné andrebbe ad integrare ipotesi di reati sportivi per entrambi. Florenzi sotto interrogatorio aveva detto: "Ho giocato sia su siti legali che illegali a giochi quali baccarà, roulette. Ho giocato anche a poker, ma non su siti illegali". Il giocatore del Milan ha poi aggiunto di essere stato instradato da Tonali ai siti illegali, all'epoca suo compagno in rossonero, precisando di "aver scommesso soltanto al casinò sui siti indicati da Tonali". Una versione smentita dalle chat dello smartphone di quest'ultimo, in cui c'è notizia di scommesse di Florenzi su partite di calcio.
Nel caso in cui così fosse, il 34enne esterno romano avrebbe violato l'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che recita al comma 1: "Ai soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA".
Il comma 3 quantifica poi la sanzione: "La violazione del divieto di cui ai commi 1 e 2 comporta per i soggetti dell'ordinamento federale, per i dirigenti, per i soci e per i dirigenti delle società la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25mila".

Tonali a rischio di nuova squalifica per omessa denuncia
Ma anche Tonali, pur se già passato per la scure della giustizia sportiva, potrebbe andare incontro a una nuova squalifica, visto che il reato sportivo contestatogli non sarebbe quello di aver scommesso su partite di calcio (l'articolo 24 comma 1 di cui sopra, per il quale, avendo lui stesso confessato di averlo fatto, ha scontato già una squalifica di 10 mesi più pene accessorie) ma quello di omessa denuncia (articolo 24 comma 5 CGS). Dunque per Tonali non si applicherebbe il principio giuridico del "ne bis in idem", che vieta di processare o punire due volte una persona per lo stesso fatto.
Il medesimo articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, al comma 5, recita: "I soggetti di cui all'art. 2 che siano venuti a conoscenza in qualunque modo che società o persone abbiano posto o stiano per porre in essere taluno degli atti indicati ai commi 1 e 2, hanno l'obbligo di informarne, senza indugio, la Procura federale. Il mancato adempimento di tale obbligo comporta per i soggetti di cui all'art. 2 la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a sei mesi e dell'ammenda non inferiore ad euro 15mila". Per "soggetti di cui all'articolo 2" si intende "società, dirigenti, atleti, tecnici, ufficiali di gara e ad ogni altro soggetto che svolge attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevante per l'ordinamento federale".
Se dunque Tonali, come risulterebbe dalle chat del suo telefonino, era a conoscenza del fatto che Florenzi scommetteva sul calcio e avesse omesso di dirlo sotto interrogatorio, pur fornendo "piena collaborazione agli inquirenti e chiarendo in modo esauriente la sua posizione" dissero i suoi avvocati (fino al punto di aver scommesso anche su partite del Milan, ovviamente a vincere, sennò ci sarebbero stati gli estremi dell'illecito sportivo), sarebbe a rischio di una nuova squalifica per omessa denuncia.