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Le accuse di Rothen a Thiago Silva: “Meglio che se ne vada, è un mediocre”

L’ex centrocampista francese, oggi opinionista tv, ha calcato pesantemente la mano sul brasiliano che chiuderà dopo 8 stagioni il prossimo 31 agosto: “Non è mai stato un Ramos o un van Dijk, è mentalmente debole. Fossi il Psg mi risparmierei gli ultimi 2 mesi di contratto e lo licenzierei. Ha pianto tutto l’anno per il rinnovo e quando è stato il momento di tagliarsi lo stipendio per il virus, si è rifiutato”
A cura di Alessio Pediglieri
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Jerome Rothen ha vestito la maglia del Peris Saint-Germain in due occasioni, la prima tra il 2004 e il 2009, la seconda tra il 2010 e il 2011, senza incrociare il proprio cammino con Thiago Silva, che a Parigi c'è stabilmente dal 2012. Eppure l'ex centrocampista francese, oggi opinionista sportivo ha avuto parole pesantissime sul brasiliano che lascerà il club a fine stagione di cui ha rivestito negli ultimi anni anche il ruolo di capitano. Un divorzio annunciato dallo stesso Psg che non ha rinnovato il contratto al 35enne centrale che ritornerà sul mercato a parametro zero.

"Per un po' di stagioni ha dato il contributo che gli si chiedeva ma a Parigi è stato trattato meglio che in qualsiasi altro club. Non è mai stato però un punto di riferimento come possono esserlo Ramos o Van Dijk. Da nessun'altra parte avrebbe guadagnato i soldi che ha preso a Parigi. Alla fine è un buon giocatore, ma è limitato mentalmente e in campo ha commesso più di un errore nella sua carriera"

Per Rothen, Thiago Silva ha avuto più di quanto abbia dato, soprattutto sul fronte internazionale dove il Paris Saint Germain pafa dazio alla Champions League, pur essendo tecnicamente ancora in corsa per il trofeo di questa stagione che si concluderà solamente ad agosto a causa del lockdown che ha fermato il campionato francese a marzo per poi annullarlo definitivamente

"Quando paghi così tanto a un giocatore, speri che trasformi anche quelli che lo circondano in ottimi compagni. Se dipendesse da me, chiederi a Thiago di salutare e risparmierei i due mesi del suo contratto, che ha ancora fino ad agosto. Non mi è piaciuto il suo atteggiamento nel cercare tutto l'anno di rinnovare, anche sua moglie è entrato in quella faccenda. E poi è stato il primo a non accettare la riduzione dei salari a causa della crisi pandemica"

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