Le 4 squadre di Serie A che tremano dopo il terremoto plusvalenze: erano nella rete della Juve
La Procura della Figc entro fine mese deciderà adesso se sarà il caso di aprire un altro procedimento sul caso plusvalenze sospette, in base a quanto già precedentemente emerso dall'indagine "Prisma" e ciò significa semplicemente che il raggio di valutazione della situazione verrà ulteriormente allargato, con serie probabilità di coinvolgere direttamente la cerchia ad altre società che erano finite in rapporti diretti con la Juventus.
Il nuovo focus di indagine da parte della Procura sarà ovviamente incentrato soprattutto sui club che non erano stati interessati dal primo filone di inchieste e che, invece, sono emersi oggi con le nuove prove che hanno permesso la riapertura del processo sportivo. Queste società sono state indicate come parte attiva della rete utilizzata dalla Juventus per i suoi affari.
Empoli e Sampdoria erano già state inserite nel gruppo di club sotto verifica e a queste si dovrebbero unire altre quattro squadre del massimo campionato. Sono Atalanta, Sassuolo, Udinese e la neopromossa Monza anche se sul club brianzolo il discorso sarebbe lievemente meno coinvolgente rispetto alle altre.
E nell’elenco delle operazioni che sono ancora oggi oggetto di contestazione da parte degli inquirenti potrebbero rientrare anche altri club italiani che fino ad oggi non erano mai apparsi. La Procura ha analizzato centinaia di compravendite e sono finite sotto la lente di ingrandimento anche due scambi in particolare: lo scambio Spinazzola-Luca Pellegrini avvenuto con la Roma, per il quale esisterebbero intercettazioni con le parole di Cherubini, e quello Caldara-Bonucci avvenuto con il Milan.
Dunque, con questo nuovo filone di indagine resta da comprendere quali potrebbero essere per questi club le sanzioni che la Procura federale vorrà richiedere dopo la mano pesantissima utilizzata per punire il club bianconero che è pronto a ricorrere in appello per difendere il proprio operato. La sensazione è sia molto probabile che si resti nel campo delle ammende economiche ma l'ultima parola spetta al tribunale che potrebbe mantenere il pugno di ferro esercitato sulla Juventus. Ma sul club bianconero grava il fatto di essere considerato di fondo la struttura base su cui aver incentrato il giro di interessi considerato illecito mentre le altre società erano satelliti della galassia juventina.
