Lazio, viaggio all’interno della crisi: 4 punti in 4 gare e Immobile non segna più
La Lazio è in crisi, lo dicono i numeri lo dice la classifica: dopo 4 giornate di campionato Simone Inzaghi si ritrova in mano la controfigura della bella squadra che aveva giocato una stagione da protagonista, fermando due volte la Juventus e dando filo da torcere per le posizioni di primo piano, conquistando la qualificazione alla Champions League. Poi, il lockdown, tre mesi senza giocare e una ripartenza difficile. Dal momento della ripresa, la Lazio non è riuscita più ad esprimersi a certi livelli, chiudendo in affanno la scorsa stagione e riaprendo l'attuale non benissimo.
Due sconfitte, un pareggio e una vittoria: 4 gare di campionato che sanciscono una mini crisi che deve essere superata al più presto con la Champions League che incombe e le avversarie principali che continuano a fare punti aprendo un gap che se peggiora sarà complicato recuperare. Il fuoco di paglia era arrivato alla prima, con trasferta a Cagliari vinta 2-0, poi il nulla o quasi: la bruttissima sconfitta interna contro l'Atalanta (4-1), il pareggio con l'Inter e il nuovo scivolone imprevisto contro la Sampdoria (3-0). 4 punti in 4 gare, una media lontanissima dai ritmi cui ci avevano abituati Immobile e compagni.
Ciro Immobile è, in parte, l'emblema di questa involuzione: la Scarpa d'Oro 2020 non è ancora entrato in forma campionato, accusando un ritardo che sta condizionando la squadra. Un solo gol, tante occasioni mancate, qualche nervosismo di troppo (il rosso rimediato contro l'Inter per reazione su Vidal). E' la fotografia del gruppo di Inzaghi che sta anche aspettando i nuovi arrivati per poter trarne linfa importante e cambiare il trend: 4 gol realizzati, il doppio (8) subiti. Un equilibrio spezzato in due da risultati che implicano anche una rielaborazione psicologica del gruppo, alla ricerca dell'autostima perduta proprio quando la stagione chiama ad un tour de force che non ammetterà più distrazioni.
Il 20 ottobre all'Olimpico è ospite il Borussia Dortmund per il debutto in Champions League, poi il 24 ecco il Bologna per la 5a di campionato, quindi il 28 ancora Europa con la trasferta in Belgio contro il Brugge. 4 giorni dopo contro il Torino (6a di campionato), il 4 novembre a San Pietroburgo con lo Zenit, l'8 contro la Juventus. Sei impegni raggruppati in 18 giorni, uno ogni 72 ore, tra viaggi, spostamenti e rientri. Fra un mese esatto si potrà dunque capire se si potrà ancora parlare di crisi o se la Lazio l'avrà superata. Sarà il campo, ancora una volta, a dare il verdetto.