Lazio-Torino non si gioca: rinvio last minute o 3-0 a tavolino e ricorsi. Come Juve-Napoli
A circa 10 ore dal calcio d'inizio di Lazio-Torino ancora non ci sono certezze sul destino della partita dell'Olimpico. Si gioca? Praticamente impossibile, vista la mancata partenza del Toro (bloccato dall'Asl) per la capitale. Sarà rinviata? Altrettanto improbabile, considerata la posizione della Lega Serie A, ribadita ieri dal presidente Dal Pino: "Per noi si deve giocare". Uno stato di impasse che ricorda molto da vicino quello che si era creato attorno a Juventus-Napoli e mette nuovamente a nudo le falle del protocollo, che pure riconosce il ruolo supremo delle autorità sanitarie. "Fatti salvi eventuali provvedimenti delle Autorità statali o locali" è la frase – nelle prime righe del Comunicato Ufficiale n. 51 – con cui la Serie A si rimette ad eventuali decisioni delle Asl.
"Se l'Asl avrà un atteggiamento molto restrittivo – ha spiegato lo stesso Dal Pino ieri – dovremo valutare sulla base di quella che purtroppo è stata la decisione del Collegio di Garanzia del Coni su Juve-Napoli, che ha creato un precedente di giurisprudenza". E in effetti sono tante le analogie con la partita non giocata lo scorso 4 ottobre. C'è una disposizione dell'Asl, che da giorni vigila sulla situazione dei contagi nel Torino, giunti a quota otto soltanto tra i calciatori, con casi di variante inglese. E stavolta il provvedimento è anche più esplicito, esternato pubblicamente: "Il Dipartimento di prevenzione, alla luce dei numerosi casi di variante inglese, conferma la quarantena, che scade martedì alle 23.59".
È evidentemente impossibile che possa disputarsi una partita di calcio con una delle due squadre soggetta a provvedimento restrittivo da parte di un'autorità sanitaria, eppure la Lega Serie A non si è ancora espressa in maniera definitiva, schiacciata tra la volontà di far giocare al gara a quel "purtroppo" pronunciato da Dal Pino che mette di fatto il campionato nelle mani delle Asl.
Lazio Torino: si gioca o va rinviata? Decisione e conseguenze
Lo scenario, almeno in apertura di giornata, è chiaro e ricalca il copione già visto in occasione di Juve-Napoli. La Lazio si presenterà regolarmente all'Olimpico per la partita ma sarà la sola squadra presente. L'arbitro Piccinini attenderà i 45 minuti previsti dal regolamento e, constatata l'assenza del Torino, fischierà la fine della partita alle 19.15.
Da qui in avanti partirà tutto l'iter previsto dalla giustizia sportiva, dal Giudice Sportivo ai vari gradi di giudizio. Il procedimento, stavolta, sarà più breve proprio alla luce di quanto spiegato da Dal Pino: Juve-Napoli ha creato un precedente di giurisprudenza. Anche Lazio-Torino, dunque, si rigiocherà più avanti. A meno che la Lega Serie A non giunga autonomamente ad una decisione di buon senso, arrivando a decretare il rinvio last minute della partita ed evitando così un'altra situazione di imbarazzo sotto gli occhi del mondo.