Lazio-Roma, le pagelle commentate sul risultato di 1-1
Lazio e Roma impattano sull’1-1 il 151esimo derby della capitale mettendo in scena, specie in avvio, una stracittadina pirotecnica. Che si conclude con i giallorossi in vantaggio e con cinque legni (che poi diventano sei nel secondo tempo) complessivamente colpiti: tre per i ‘padroni di casa', due per gli uomini di Paulo Fonseca. Nella ripresa, invece, Immobile e compagni alzano il pressing, approfittano di un momento di stasi della Roma e piazzano il colpo dell’1-1 con Luis Alberto che segna da distanza ravvicinata dopo uno scippo di Milinkovic-Savic ai danni di Kolarov che mette in moto l’azione del pareggio.
La Roma cala alla distanza, sbaglia qualche trama di gioco di troppo mentre la Lazio prende ancora più vigore ed energia. Ma l’ennesimo legno, stavolta la traversa colpita da Parolo all’85’, chiude tutto per l’1-1 finale. Qui, al termine della sfida dell’Olimpico, duelli individuali e di reparto, del match.
Primo Tempo
Zaniolo-Correa, la fantasia al potere
L’avvio del match è spumeggiante ed in piena continuità con un campionato, almeno in queste primissime giornate, pirotecnico. Palo di Leiva, montante sinistro di Zaniolo. Prime scaramucce del derby che, oltre al solito cuore, mette in primo piano anche una buona dose di errori difensivi e qualità. Tanta qualità.
E alla fine del primo tempo, i legni colpiti da entrambe le squadre salgono a cinque, di cui tre di questi portano la firma di Zaniolo e Correa. Due per l’italiano, uno per l’argentino. Che, in questa porzione di tempo, rappresentano gli elementi a cui viene affidato il cambio di passo, l’unione fra la mediana e l’attacco.
E così, i due, malgrado l’attenta guardia dei vari Leiva, Luis Alberto o Florenzi e Mancini, giocano alla grande, svariano con pericolosità su tutto il fronte e, come detto, calciano, con poca fortuna.
Lazzari timido, Kolarov implacabile dal dischetto
Il 151esimo derby della capitale viene sbloccato da un episodio: il penalty al 17’ conquistato da Dzeko su braccio largo di Milinkovic-Savic in area. Lo trasforma sempre lui: Aleksandar Kolarov. Ovvero: il difensore più prolifico degli ultimi due anni fra i cinque maggiori campionati d’Europa. Ma la copertina è tutta del serbo anche per l’applicazione difensiva mostrata nella prima parte della stracittadina, con l’#11 giallorosso, anche grazie alla complicità di Kluivert (che garantirà lo stesso tipo di contributo anche nella ripresa), molto positivo nel ripiegare in sede passiva, e nel controllare l’esterno Lazzari. Incapace, in questo lasso di tempo, di liberare il suo dinamismo e regalare ampiezza ai suoi.
Secondo Tempo
Milinkovic-Savic e Luis Alberto: la rivincita delle mezzeali
Milinkovic-Savic e Luis Alberto, nel primo tempo, un po’ troppo fuori dal gioco o, almeno, non troppo incisivi, si riprendono subito un quarto d’ora dopo il fischio di avvio della ripresa. I biancocelesti alzano il baricentro, pressano alto con proprio i due interpreti bravi a sacrificarsi in fase di non possesso e poi a confezionare, con l’aiuto di Immobile, la rete del pari. Il serbo strappa la palla dai piedi di Kolarov, molto incerto sul da farsi sulla sinistra, serve Immobile che poi nell’area di rigore suggerisce per l’accorrente numero #10 spagnolo che trova il punto dell’1-1. Il punto del riscatto, personale, ma anche di reparto con i due interpreti di Inzaghi finalmente risolutivi e dentro la partita.
Pau Lopez salva la Roma, che perde troppe palle in uscita. Correa e Immobile poco precisi
Pochi minuti dopo il gol dell’1-1, Pau Lopez, autore di qualche buon intervento nella prima frazione di gioco, si supera evitando il raddoppio biancoceleste. Merito della sua reattività su Correa che, dopo aver saltato in dribbling Mancini, spreca calciando quasi sulla figura del portiere iberico. Che con questo guizzo supera nel duello individuale il suo omologo Strakosha ed evidenzia le lacune di una Roma, spesso, poco accurata nella gestione della sfera. Nonostante una buona conoscenza reciproca, infatti, i giallorossi sono vittima di errori di concetto e di malintesi tecnici che prestano il fianco alle transizioni attive degli avversari bravi, in velocità, a scatenare il predetto Tucu ma anche il bomber Immobile.
Tabellino e voti
Lazio (3-5-2) #1 Strakosha 6; #3 Luiz Felipe 6 (Dal 40’ Bastos 6), #33 Acerbi 6+, #26 Radu 6; #29 Lazzari 6, #21 Milinkovic-Savic 6+ (Dal 71’ Parolo 6), #6 Lucas Leiva 6+, #10 Luis Alberto 7, #19 Lulic 6 (Dal 78’ Jony s.v.); #11 Correa 7, #17 Immobile 6.5. A disposizione: #24 Proto, #23 Guerrieri; #93 Vavro, #15 Bastos, #4 Patric; #7 Berisha, #32 Cataldi, #16 Parolo, #77 Marusic; #22 Jony, #34 Adekanye, #30 Caicedo. Allenatore Simone Inzaghi 6.5
Rpma (4-2-3-1) #13 Lopez 6.5; #24 Florenzi 6 (Dal 88’ Diawara s.v.), #20 Fazio 6, #23 Mancini 6, #11 Kolarov 6+; #4 Cristante 6, #7 Pellegrini 6.5; #17 Under 5.5 (Dal 67’ Pastore 5.5), #22 Zaniolo 6.5 (Dal 79’ Santon s.v.), #99 Kluivert 6.5; #9 Dzeko 6. A disposizione: #63 Fuzato, #83 Mirante; #15 Mert Cetin, #5 Juan Jesus, #18 Santon, #6 Smalling; #48 Antonucci, #21 Veretout, #42 Diawara, #27 Pastore; #14 Schick. Allenatore Paulo Fonseca 6