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Lazio-Fiorentina, ma che gol ha fatto Ribery? Rete da manuale del francese

Franck Ribery ha siglato la rete del vantaggio della Fiorentina contro la Lazio. L’ex attaccante del Bayern Monaco lo ha fatto con un’azione da manuale del calcio: doppio dribbling, una finta e poi il tiro perfetto che s’insacca sul primo palo. È il terzo gol stagionale dopo il lungo infortunio e l’operazione alla caviglia.
A cura di Maurizio De Santis
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Doppio dribbling, una finta e poi il tiro perfetto che s'insacca sul primo palo. È così, con un'azione da manuale, che Franck Ribery ha trafitto la Lazio all'Olimpico, portando in vantaggio la Fiorentina con una rete d'autore. A 37 anni l'attaccante francese regala un numero d'alta scuola poi si abbandona a un'esultanza particolare che ricorda quella esibita qualche anno fa, quando vestiva la maglia del Bayern Monaco. Non urla subito la propria gioia ma prima sembra elogiare se stesso poi punta l'indice e stringe il pugno e fende l'aria in segno di vittoria. "È stato devastante", dice Pol Lirola alla fine del primo tempo. Non c'era modo migliore per definire cosa ha fatto. I riflettori sono tutti per lui mentre Ciro Immobile resta nel cono d'ombra.

  • Un dato della Opta rimarca la prestazione della punta viola. Tra i cinque maggiori campionati europei, l'ex bavarese è uno dei calciatori più "anziani" ad avere almeno 3 reti all'attivo nella stagione 2019/2020. Solo Joaquin (oggi al Betis, ironia della sorte un ex Fiorentina) è più vecchio (38 anni) del bomber transalpino.
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Ribery era tornato in campo in occasione della sfida con il Brescia disputata il 22 giugno scorso. Fu la prima gara della Viola dopo il lockdown provocato dalla pandemia e la prima anche per il francese che aveva iniziato il campionato con un buon rendimento ma era stato costretto a fermarsi a dicembre: 12 partite saltate, 6 mesi di stop e poi il ritorno sul rettangolo verde fino alla rete, una prodezza del proprio repertorio, tirata fuori dal cilindro all'Olimpico. L'ultima marcatura in Serie A risaliva al 29 settembre scorso, quando mise la propria firma in calce al 3-1 della Viola a San Siro contro il Milan. In precedenza aveva affondato il colpo contro l'Atalanta.

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Vecchio a chi? Non fategli notare che la carta d'identità lo colloca tra i calciatori sul viale del tramonto. Vi risponderà alla sua maniera, con professionalità e carattere: a inizio mese, per dare il buon esempio, si presentò al campo d'allenamento alle 6.53 del mattino. Il primo in assoluto ad arrivare al centro sportivo come mostrato in una story su Instagram. Come a dire, io ci sono e non mollo. Se n'è accorta anche la Lazio…

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