Lazio-Fiorentina 2-1, Luis Alberto tiene i biancocelesti a -4 dalla Juventus
La magia di Ribery ruba la scena a Ciro Immobile. La determinazione della Fiorentina sorprende la Lazio e fa un favore alla Juventus almeno fino alla rete di Luis Alberto a sette minuti dalla fine del match. Lo spagnolo segna, completa la rimonta, mima agli avversari di "stare zitti" e regala ai capitolini una vittoria che vale oro. Il gap in classifica rispetto alla "vecchia signora" resta a -4 ma è un margine che si può ancora colmare. C'è fiducia, ne serviva tanta dopo il tracollo con l'Atalanta: passare dallo 0-2 al 3-2 è stato un brutto colpo e quando Ribery ha siglato la rete del vantaggio dei toscani è stato come portare sulle spalle un macigno.
Un grande gol di Franck Ribery aveva messo i brividi alla Lazio. Doppio dribbling, finta e poi diagonale perfetto sul primo palo: una prodezza del genere avrebbe meritato l'applauso del pubblico a scena aperta ma nella desolazione dell'Olimpico la prodezza da campione del francese conquista la luce dei riflettori. A 37 anni e dopo un infortunio alla caviglia mostra a tutti come sia ancora in grado di regalare perle del proprio repertorio. Non basta, perché il francese – complice l'assenza di Chiesa – da solo tiene in ambasce la difesa dei capitolini e mette paura. Dov'è la squadra di Inzaghi? Balbetta per tutta la prima frazione e rischia addirittura il tracollo prima con Castrovilli (Strakosha evita il raddoppio in tuffo) e poi con Ghezzal (traversa).
Fuori Bastos alla fine del primo tempo (45 minuti disastrosi), al suo posto entra Radu per dare maggiore copertura e sicurezza al reparto. Qualcosa cambia nella Lazio che preme con maggiore orgoglio e determinazione alla ricerca della rete che può rimettere la sfida in carreggiata e provare a vincerla per restare nella scia scudetto della Juventus. Ci penderà Immobile – fino a quel momento del tutto in ombra – ad accendere la luce. La 28sima rete in campionato arriva su calcio di rigore (il 15° in stagione) nella fase cruciale della ripresa: il fallo su Caicedo c'è, dal dischetto il bomber non sbaglia. Sbaglierà, invece, poco dopo vanificando una bella azione di contropiede innescata da Lazzari. Può bastare, la viola chiude in dieci per una gomitata di Vlahovic. Inzaghi perde le staffe, espulso anche lui.