Lazio contro Claudio Amendola dopo Belve: “Attacco gratuito dalla RAI, siete ossessionati”
La Lazio è seconda in classifica e si gode la vittoria nel derby contro la Roma. La squadra di Maurizio Sarri per la seconda volta in questa stagione ha battuto i giallorossi e ha bissato il trionfo nella stracittadina dopo undici anni: ora i biancocelesti sono lanciati per il rush finale dell'annata e proveranno in tutti i modi a prendersi un pass per la prossima Champions League.
Fuori dal campo, però, la società capitolina non ha apprezzato il modo in cui è stata trattata da due trasmissioni TV della Rai e ha pubblicato una foto sul suo profilo di Twitter in cui fa riferimento ad alcuni episodi che si sono verificati. I personaggi in questione sono Claudio Amendola, Francesca Fagnani, Stefano Rapone e Alessandro Cattelan.
Ma andiamo per ordine. Nell'ultima puntata di ‘Belve' su Rai 2, programma condotto da Fagnani, l'attore romano e romanista si è espresso così nei confronti dei rivali cittadini: "Come ho fatto a interpretare bene il ruolo di un fascista laziale? Eh, li conosco. Non ho pensato a una cosa tipica dei laziali, ho solo pensato a fare uno stronz*, non per il laziale ovviamente”. Amendola ha proseguito: "Meglio fascista o laziale? Non lo so…forse laziale. Ma non lo so, non rispondo e me la cavo. Ma non può succedere. E se ho una pistola alla tempia? Ma spara no (ride, ndr)?".
La vicenda che riguarda Stefano Rapone, invece, risale a qualche giorno fa. Il comico era ospite del programma ‘Stasera c’è Cattelan', sempre in onda su Rai 2. si è reso protagonista di una battuta che ha fatto arrabbiare i tifosi e il club biancoceleste.
Lo stand-up comedian stava ironizzando su come rendere alcuni cori da stadio rispettosi e ha affermato "La mamma del laziale è una sex worker", che è diventato subito virale e ha fatto infuriare i fan capitolini sui social. Cattelan, noto tifosi interista, ha specificato che non si è trattato di una presa di posizione contro la tifoseria nello specifico ma che la scelta era ricaduta sulla Lazio solo perché "stava semplicemente bene in metrica rispetto ad altre squadre".
La giustificazione, però, non è piaciuta al club che pubblicò un tweet con il conduttore in tenuta biancoceleste e la didascalia: ‘E poi c'era Cattelan'. Abbastanza chiaro.
Nell'ultima occasione la Lazio ci è andata giù molto pesante nei confronti della Rai e, utilizzando anche una frase presa dall'Enrico V di Shakespeare (ripresa per la coreografia del derby dalla Curva Nord), ha scritto: "Ogni maledetto martedì, un tifoso della Lazio sa già che riceverà un attacco gratuito da parte del servizio pubblico. Belve o pavoni, avanti il prossimo…noi siamo aquile e voliamo alto, sopra le vostre ossessioni. Noi, manipolo di fratelli".
La Lazio ha voluto reagire, facendo presente di essere stanca di queste situazioni: i suoi tifosi hanno apprezzato molto questa difesa e non ci resta che attendere per capire cosa potrebbe accadere semmai dovesse ricapitare qualcosa di simile in futuro.