Lazio, caos tamponi: perché Immobile è stato convocato in Nazionale ma non gioca con la Juve
Ciro Immobile è stato convocato dal Ct Roberto Mancini per le gare della Nazionale Italiana di calcio in amichevole contro l'Estonia e in Nations League. L'attaccante della Lazio compare dunque nell'elenco dei 41 calciatori scelti dallo stesso Mancini in vista di questi importanti impegni in maglia azzurra. Il paradosso è che il bomber biancoceleste, al centro di un caso spinoso con la Lazio per via del caos creatosi dopo i diversi tamponi discordanti tra Uefa e laboratorio d'analisi a cui si è sottoposto il giocatore, non sarà disponibile contro la Juventus.
Così come per Leiva e Strakosha infatti, è arrivato lo stop dell'Asl che ha fatto rimandare i giocatori a casa in isolamento con la squadra in bolla a Formello. Sembrava essere l'ultimo capitolo dopo due settimane intense vissute tra incertezze e colpi di scena dalla Lazio. La convocazione di Immobile in Nazionale, a questo punto, rende tutto ancora più strano con la Nazionale italiana che dovrà fare molta attenzione prima di far arrivare Immobile in azzurro. Ad ogni modo solo un tampone negativo del giocatore potrà rendere disponibile per il raduno azzurro l'attaccante biancoceleste. Intanto in serata gli investigatori della polizia giudiziaria sono stati inviati dalla Procura delle Repubblica al centro sportivo della Lazio a Formello e nel laboratorio di analisi di Avellino "Futura Diagnostica" per acquisire elementi utili alle indagini.
Immobile fuori con la Juventus ma convocato in Nazionale
Andando con ordine è chiaro come il caso tamponi per la Lazio sia più contorto di quanto sembri. In questa storia a farne le spese in questo momento sono soprattutto Leiva, Strakosha e lo stesso Immobile. Tutto inizia dalla sfida di Champions League contro il Bruges con i test che fermano l'attaccante biancoceleste così come Leiva e Strakosha. I tre sono però disponibili successivamente per la sfida di campionato contro il Torino per via della negatività accertata dal laboratorio "Futura Diagnostica" di Avellino su cui si appoggia il club di Lotito.
Prima della sfida di Champions contro lo Zenit però, altro colpo di scena. La Uefa ferma ancora Immobile al pari dello stesso centrocampista brasiliano e del portiere albanese accertando la loro positività. Ma l'attaccante biancoceleste successivamente, sempre dai risultati emersi dal laboratorio di Avellino, viene considerato debolmente positivo al Gene N (non specifico del Covid-19).
Evidente difformità di analisi evidente tra i laboratori Uefa e quelli italiani. La Lazio decide allora di appoggiarsi al Campus Biomedico di Roma per vederci chiaro ed avere la certezza di ciò che stesse accadendo: si accerta la positività non solo di Immobile, ma anche di Leiva e Strakosha. Il tampone a "Futura Diagnostica" di Avellino risulterà invece negativo. A questo punto, con lo stesso attaccante assente per la sfida di campionato contro la Juventus, anche la sua presenza in Nazionale resta comunque legata all'autorizzazione dell'Asl competente per uscire dalla quarantena a cui è sottoposto. In ogni caso, solo un tampone negativo potrà consentire al giocatore di far parte della spedizione azzurra.
La Procura oggi ha acquisito elementi a Formello
In tarda serata c'è stato poi un nuovo capitolo nella vicenda Lazio. Investigatori della polizia giudiziaria inviati dalla Procura della Repubblica che indaga sulla vicenda dei tamponi della squadra biancoceleste sono stati oggi pomeriggio nel centro sportivo biancoceleste di Formello per acquistare elementi necessari a far luce sulla vicenda. Acquisiti elementi anche nel laboratori di analisi, "Futura Diagnostica" di Avellino.
