Lautaro in lacrime: “Io sono così, ho sempre dato tutto me stesso. Ma a volte queste cose non si vedono”

Lautaro Martinez non giocherà le due prossime partite dell'Argentina, Scaloni ha deciso di rispedirlo a Milano, per un problema muscolare che sta tenendo in ansia l'Inter. Intanto, il club nerazzurro ha deciso di affidarsi proprio al suo capitano, in attesa di riaverlo in campo il prima possibile in campionato e in Champions per continuare a vincere. Così, il Toro è il protagonista assoluto di un docufilm, "In arte Lautaro" che l'Inter ha prodotto, che racconta i momenti più belli e i più duri del suo uomo simbolo, commosso fino alle lacrime ricordando i suoi trascorsi con la Seleccion.
Le lacrime di Lautaro, ricordando i Mondiali in Qatar: "Certe cose non si vedono"
Con la maglia dell'Argentina, Lautaro Martinez si è iniziato a togliere grandissime soddisfazioni: la Coppa del Mondo e due Coppe America. Successi in cui spesso ha lasciato la sua firma indelebile, con i gol. Come in occasione dell'ultimo successo in Qatar che ha decretato la Seleccion, la migliore nazionale di calcio: "Vincere una Coppa del Mondo è sempre una cosa del tutto speciale, molto bello e anche molto difficile. E anche per tutto quello che ho vissuto in quella Coppa del Mondo, è particolare. Ho sempre dato tutto me stesso, io sono sempre stato così. E a volte queste cose non si vedono" ha ricordato, scoppiando in lacrime. "Ho dovuto giocare in Coppa con una caviglia malmessa perché ho sempre voluto essere in campo, ho sempre voluto allenarmi. E per me, perdermi la Coppa del Mondo in Russia è stato un duro colpo. Andare alla Coppa del Mondo in Qatar con una caviglia così non era proprio quello che avrei voluto".

Eppure, alla fine il contributo è arrivato, anche se nell'ultima fase è stato sempre più spesso in panchina, dopo essere partito nella formazione titolare voluta da Scaloni: "Ma io sono questo, sono così. Do tutto me stesso ogni giorno e non guardo a cosa verrà dopo. È così che vivo ogni giorno. È così che sono. È così che penso, tutto qui" ha infine concluso, felice per l'esito dei Mondiali 2024, che malgrado i problemi avuti, sono stati la rivincita umana e sportiva del 2018 quando benne preconvocato da Sampaoli che poi lo escluse dalla lista definitiva.

Lautaro e l'Inter: "Milano è casa mia e quando inizi a vincere non vuoi più fermarti"
Gioie e dolori, come all'Inter in cui si è ritagliato un ruolo da protagonista e leader, tagliando il traguardo della seconda stella, vinta nel derby contro il Milan: "Mi sono ritrovato a dire ai miei compagni che avevamo 90 minuti per scrivere la storia, e così abbiamo fatto". Poi, ancora in chiave nerazzurra, la voglia di non smettere a prendersi i trofei: "Milano è casa mia, sembra che sono nato qua, da quando è nata la mia prima figlia Nina io sono nato un'altra volta, sono diventato più forte come uomo, come papà e come marito. Mi aspetto di continuare a portare trofei all'Inter, quando vinci il primo vuoi solo continuare"