L’audio della bestemmia di Lautaro Martinez dopo Juve-Inter: tutto quello che ancora non quadra

Che fine ha fatto l'audio della presunta bestemmia di Lautaro Martinez? Esiste davvero la prova documentale inconfutabile, la cosiddetta pistola fumante, per effetto della quale adesso o patteggia dinanzi alla Procura federale che ha aperto ufficialmente il caso oppure va incontro alla squalifica? La vicenda finora ha fatto molto discutere sia per la presa di posizione del calciatore (che ha sempre negato di aver mai proferito espressioni blasfeme, rivendicando la sua educazione di buon padre di famiglia) sia per il raffronto con il caso di Cambiaso sia per il supplemento d'indagini da parte degli uomini di Chiné che avrebbero acquisito materiale probatorio tale da ipotizzare il deferimento dell'attaccante dell'Inter, con tutto quel che ne consegue in termini disciplinari.
Nel dossier sugli atti in possesso degli inquirenti ci sarebbe (anche) l'esposto di un soggetto terzo, indicato in un'associazione di tifosi juventini. E qui il caso diventa mistero perché non c'è alcun audio allegato, come spiegato in una nota ufficiale da Fondazione Jdentità Bianconera: ha sì riconosciuto di essere l'autrice della segnalazione/denuncia ma ha negato di essere in possesso della traccia audio che certifichi con estrema chiarezza, oltre ogni ragionevole dubbio, la colpa di Lautaro: ovvero, aver bestemmiato al termine della partita contro la Juventus.

Nella prima nota, infatti, si fa riferimento solo a un video allegato come link alla documentazione. "Durante l’evento sportivo Juventus/Inter, disputato il 16.02.2025 alle ore 20.45, il calciatore dell’Inter Lautaro Javier Martínez, attaccante del team, di cui è anche capitano, è stato ripreso dall'emittente che diffondeva le immagini del match in diretta, nell'atto di pronunziare, ripetutamente, espressioni blasfeme – questa parte della segnalazione della Fondazione JB rivolta agli organi competenti –. Di seguito si allega il video dal quale si evincono – senza dubbio e possibilità di smentita – le ripetute espressioni blasfeme (il link della parte saliente della trasmissione televisiva che è stata diffusa e può essere visionata in tutto il globo può essere reperita senza difficoltà tanto dal giudice sportivo quanto dalla Procura Federale) tanto che la predetta condotta è stata ripresa da tutti i giornali e dai siti specializzati sull’analisi e sul commento del gioco del calcio".

A distanza di pochi giorni, in seguito alla ridda di voci scatenatasi, la stessa Fondazione pubblica un altro comunicato nel quale tiene a precisare come stanno realmente le cose. "In data 17 febbraio – si legge nell'ultima nota, che risale al 3 marzo – abbiamo inviato alla Procura Federale una segnalazione avente ad oggetto la condotta del capitano della FC Internazionale Milano Lautaro Martinez, ripresa dalle telecamere dopo il fischio finale di Juve Inter, disputata domenica 16. Alla suddetta segnalazione non veniva allegato alcun audio! Ovviamente la Fondazione non è in possesso dell’audio che proverebbe senza ombra di dubbio le esatte parole pronunciate dal centravanti nerazzurro". Impossibile sia in possesso dell'audio, considerato che un determinato tipo di prove documentali può averla solo il broadcaster ufficiale.
Che fine ha fatto l'audio? E quali sono i nuovi elementi che hanno spinto la Procura Figc a riaprire il caso? La registrazione incriminata è stata trovata ed è realmente in possesso degli inquirenti? Nei prossimi giorni Lautaro sarà ascoltato e, a meno di ammissioni di colpa che portano al patteggiamento con ammenda (e senza squalifica), ribadirà la propria innocenza.