L’Atletico si qualifica in un clima da corrida: maxi-rissa e due espulsi in tre minuti
Follia allo stadio "Do Dragao" di Oporto nel match decisivo per la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League tra Porto e Atletico Madrid nella quale gli ospiti si sono imposti per 3-1 staccando il pass per la fase ad eliminazione diretta della manifestazione a discapito dei lusitani e del Milan che nell'altro match del girone ha perso 2-1 in casa contro il Liverpool.
Con la posta in palio così elevata la partita si è presto trasformata in una vera e propria battaglia con gli animi che si sono presto scaldati con le due squadre che hanno dato vita una maxirissa sul rettangolo verde. Tutto comincia al 67′, sul punteggio di 0-1 (grazie al gol siglato pochi minuti prima da Griezmann) quando l'arbitro espelle l'esterno ospite Ferreira Carrasco per un fallo di reazione su Otavio, dopo che lo stesso belga aveva ritardato la ripresa del gioco in seguito ad un fallo laterale.
Il nervosismo tra i padroni di casa cresce ancora di più e qualche giro di lancette più tardi sfocia nella gomitata che Wendell rifila al malcapitato Cunha in seguito ad un duro intervento di quest'ultimo. Il direttore di gara è costretto a tirare fuori dal taschino il secondo rosso della serata ristabilendo così subito la parità numerica.
Gli animi però si scaldano ancora di più ed è lì che si scatena una rissa con in campo anche gli uomini delle due panchine a sfidarsi a muso duro nonostante il tentativo dei due allenatori Sergio Coniceçao e Diego Simeone di ristabilire l'ordine. Solo dopo diversi minuti di parapiglia si riesce a sedare gli animi (a pagare è solo il secondo portiere del Porto Marchesin espulso dall'arbitro) e la partita può così riprendere.
Il Porto cerca il tutto per tutto alla disperata ricerca del gol del pareggio che sarebbe valso la qualificazione, ma proprio al novantesimo arriva la rete del 2-0 di Correa che spegne di fatto le speranze dei padroni di casa. I portoghesi accusano il colpo e al secondo minuto di recupero capitolano quando l'ex Udinese Rodrigo De Paul firma il 3-0. Nonostante la gara sia ormai chiusa c'è però ancora spazio per un ultimo episodio con Sergio Oliveira che sigla il gol della bandiera per i portoghesi trasformando il calcio di rigore assegnato dall'arbitro Turpin per un fallo di Hermoso in area di rigore.