L’Atalanta si scontra con il muro della Juventus: Szczesny tiene a galla i bianconeri a Bergamo
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Poche occasioni, qualche fiammata individuale ma tanta intensità: Atalanta-Juventus termina con uno 0-0 amaro per entrambe le squadre che non riescono a rispondere a tono alle prime tre della classifica, tutte vincenti in questo weekend. Pochi spunti interessanti, racchiusi soprattutto nel finale di partita con i bergamaschi che provano a piazzare il colpo letale fino all'ultimo secondo.
L'equilibrio fra le due squadre resiste dal primo all'ultimo minuto, in una partita tesa che somiglia quasi a un incontro di scacchi. La prima mossa è della Dea che con Ederson e Zappacosta prova la zampata per aprire la partita già nei primi minuti. La costante però sono i tanti errori da una parte e dall'altra: Atalanta e Juve sono troppo imprecise e per tutto il primo tempo faticano a trovare grandi occasioni.
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Con il passare dei minuti cresce l'intensità dei bianconeri che costringono Gasperini a restare chiuso in difesa per tutto l'ultimo quarto d'ora di gioco, dove arrivano le iniziative più interessanti della Juve con le azioni individuali di Chiesa e Kean.
Anche nella ripresa il copione resta immutato: Ederson e Chiesa provano a trascinare le rispettive squadre, ma ogni volta manca la scintilla decisiva per poter trasformare le occasioni in gol. A movimentare la situazione ci pensano gli ingressi dalle panchine, soprattutto l'inserimento di Muriel che al 74′ su calcio di punizione trova il palo, frutto di una deviazione provvidenziale di Szczesny.
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Quello del colombiano è il tentativo più pericoloso dell'intera partita e che accende nell'Atalanta la voglia di provare a vincerla. Ma neanche qualche spunto offensivo interessante riesce a sbloccare il risultato: la Dea prova a giocarsi tutte le sue carte, ma la partita viaggia sul filo dell'equilibrio e si conclude con uno 0-0 con qualche piccolo rimpianto.